Poleo, oggi: no ai sinti, sì alle molotov
Martedi 13 Luglio 2010 alle 23:13 | 0 commenti
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, i quali dall'esterno appaiono belli, ma dentro son pieni di ossa di morti e di ogni immondezza. Allo stesso modo anche voi all'esterno sembrate giusti agli uomini, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità " Matteo, 23, 1-39
Ve lo ricordate tutti Poleo di Schio (VI) in quel lontano 1985, vero?
Il Veggente (nella foto Renato Baron durante un'apparizione, inoltre nel montaggio fotografico la statua della Regina dell'Amore e sullo sfondo il Monte di Cristo, n.d.r.), la Madonna, il sentiero che profumava di Paradiso (qualche maligno insinuò che più che altro profumasse di J'Adore di Dior, ma era di sicuro un volterriano senza Dio), e poi il Movimento Mariano "Regina dell'Amore", la Casa del Divino Amore (una bella fabbrichetta di soldi: anche questo lo dicono i volterriani), il ‘gemellaggio' con Medjugorie eccetera.
Ne son passati di anni, e intanto c'è stata la Lega, i 'paroni a casa nostra', la caccia agli immigrati eccetera: una predicazione che, se non ha scalzato quella evangelica, certo ha indotto a rileggerne le parole con una lente particolare. Così, quando nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale di Schio ha proposto di aiutare una famiglia sinti nel suo progetto di stanzialità (è in Italia da 30 anni, n.d.r.) concedendole in affitto un vecchio rustico, la cristianissima popolazione di Poleo e frazioni limitrofe è insorta, come sotto le mura di Vienna, a difesa della purezza (razziale?) della comunità . "Non vogliamo i nomadi qui", "No zingari al Caile" ed altre massime poco evangeliche stavano scritte sugli striscioni appesi alla sede del Consiglio di Quartiere.
E il 'Divino Amore'? E la Madonna? Belle storie, ma si sa, un conto è la 'teoria' e un conto è la pratica, e più che di Dior, oggi a Poleo si sente un pericoloso odor di catrame.
"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché chiudete in faccia agli uomini la porta del Regno dei cieli. Voi, infatti, non vi entrate e non permettete che vi entrino coloro che vorrebbero entrarvi": per carità , i sinti si accontenterebbero anche di trovare aperta la porta della cascina. Per il regno dei Cieli, c'è tempo.
Poscritto. È di oggi la notizia (Giornale di Vicenza, pag. 22) secondo la quale sabato 9 (attenti alle date) il Sig. Stefano Ave (cognomen omen!), esponente del Consiglio di Quartiere di Poleo, ha aperto su Facebook un profilo dal titolo, assolutamente evangelico e non razzista, "Noi di Poleo gli zingari non li vogliamo". Un visitatore del sito, tal Dado Lieno, è intervenuto inserendo una simpatica foto di un'accetta lorda di sangue e invitando i concittadini a vendere ai cinesi gli organi espiantati dei minori zingari. Non crediate però che costui sia un violento. Infatti, subito dopo si prodiga in consigli sulle cose da "non fare". Per esempio, dopo aver descritto un metodo efficace per fabbricare bottiglie incendiarie, aggiunge: "Ricordatevi di non mettere mai del polistirolo all'interno delle bottiglie molotov: esso infatti farebbe della benzina un amalgama molto difficile da spegnere". Già nella mattina del 13 il profilo è sparito, ma intanto i suoi insegnamenti non sono andati sprecati, perché durante la notte precedente quattro o cinque bottiglie molotov, speriamo senza polistirolo, sono state gettate davanti all'abitazione del sindaco, provocando la distruzione di un'aiuola, cespugli, alberi, panchine.
Lo so, nella Bibbia il Profeta Michea dice "Le spade saranno trasformate in aratri e le lance in falci", ma evidentemente i cristiani di Poleo leggono un'edizione particolare.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.