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PM10: inutile gridare "aiuto, aiuto" quando si incentiva il traffico su gomma

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Dicembre 2011 alle 21:24 | 0 commenti

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Guido Zentile, segretario del Circolo PRC-FdS "Carlo Giuliani" Vicenza-nordest" - Ci risiamo: blocchi del traffico coordinati tra comuni, azioni per il riscaldamento domestico. Gli amministratori vicentini, ripropongono ancora i vecchi schemi che non hanno riscosso successo nei periodi precedenti, invece di prende di petto la questione dell'aumento dei PM10 e di tentare di porvi rimedio. E' inutile bloccare il traffico dal momento che tutte le politiche amministrative sono di incentivare l'uso dell'auto per arrivare nei centri storici, ma anche per raggiungere i luoghi di lavoro.

Di politiche di potenziamento dei mezzi pubblici, con corse frequenti e a prezzi competitivi sul mezzo privato che ricoprano tutta la cintura provinciale e l'hinterland di Vicenza, non se ne sente parlare. Eppure per disincentivare il traffico automobilistico e ridurre l'inquinamento da PM10 bisognerebbe aumentare treni e bus e diminuire i parcheggi a ridosso dei centri storici. Ciò che - come dimostratosi nei tempi recentissimi - l'Amministrazione di Vicenza in primis non fa. Anzi la diminuzione e soppressione delle corse da e per i comuni limitrofi, l'aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti, apertura di parcheggi a ridosso del centro storico diminuendo i servizi navetta nei giorni festivi (vedi l'azzeramento del servizio a ridosso delle feste natalizie) nei park-bus, politiche di fruibilità automobilistica con rondò e nuove bretelle, non fanno altro che incentivare l'uso dell'auto. Ma Vicenza e le altre amministrazioni cittadine, non sono le uniche con-colpevoli all'aumento dei PM10 e del disaggio sociale creatosi, anche la Regione ha la sua dose di responsabilità, poiché riduce i treni regionali e non finanzia il servizio pubblico, in cambio finanzia strade e autostrade ed è a favore della TAV.
Non sono neppure gli interventi sul solo riscaldamento domestico che possono ridurre i gas di scarico, piuttosto un maggior controllo degli scarichi aziendali e delle industrie di spessore come le acciaierie, o un controllo sui fuochi fatui di cantieri edili, ma anche agricoli e domestici.
Una riduzione del traffico su gomma, quindi blocco delle nuove arterie autostradali in progetto e in costruzione, incentivazione dell'uso ferroviario pendolare e merci di non passaggio (il ritorno dei scali merci aziendali) sono una soluzione. Ci vuole una seria politica viabilistica che lasci fuori il traffico dai centri abitati, che dovrebbero essere pedonali e ciclabili, Ci vuole una seria organizzazione ciclabile tra centri abitati, dove le piste s'intreccino fra di loro e non finiscano in arterie stradali senza sicurezza ciclistica o in circonvallazioni e rotonde. Ci vuole una seria politica riorganizzativa dei mezzi pubblici che permetta di razionalizzare tempi-costi e serva tutto il vicentino, mettendo in collegamenti i capoluoghi con le periferie, comuni e Vicenza. L'esatto contrario di quello che accade oggi, dove per esempio, raggiungere Venezia o Padova è diventato proibitivo sia per i costi, sia per gli orari non compatibili con lavoratori pendolari e le necessità di studio o servizio. Per andare a Vicenza conviene pure l'auto o l'auto e bus navetta, poiché i costi superano i benefici e di domenica non c'è un servizio adeguato a tutte le ore, senza pensare ad intere zone che rimangono scoperte o che per raggiungere il centro cittadino impiegano abbondantemente più di quanto ci metterebbero in auto o in bicicletta.
Inutile quindi, gridare aiuto, aiuto, dal momento che non si ha il coraggio di risolvere realmente la questione.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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