A Montecchio Maggiore obbligo di traduzione degli avvisi pubblici in lingua straniera
Martedi 14 Giugno 2011 alle 09:46 | 1 commenti
Comune di Montecchio Maggiore - Niente più avvisi pubblici incomprensibili a Montecchio Maggiore. Lo ha stabilito il Sindaco Milena Cecchetto con apposita ordinanza, già controfirmata dal Prefetto, dove si obbliga chiunque voglia utilizzare lingue diverse dall’italiano per redigere avvisi di portata pubblica, di qualsiasi contenuto e per le più disparate finalità , a comunicarne preventivamente al Sindaco il contenuto, debitamente tradotto in lingua italiana.
Unica in Italia, l’ordinanza ha l’obiettivo di portare a conoscenza l’amministrazione comunale di incontri, riunioni o altri momenti pubblici della vita delle comunità straniere, in modo da intervenire nei casi in cui se ne ravvisi la necessità per garantire l’ordine pubblico e l’incolumità , organizzando eventuali pattugliamenti della Polizia Locale.
“Sia chiaro –specifica la Cecchetto- non si tratta di una autorizzazione, ma semplicemente di una comunicazione, necessaria al Comune per tenere monitorato il territorio e utile anche agli stranieri, che possono eventualmente contare sulla presenza delle Forze dell’Ordine in caso di incontri particolarmente affollati o su tematiche “caldeâ€. Rientra, inoltre, in un normale rapporto di convivenza: sarebbe sbagliato per tutti nascondersi dietro ad un idioma sconosciutoâ€.
Parole provate dai fatti, che risalgono allo scorso aprile, quando ad Alte Ceccato si sono verificate due brutali risse tra bengalesi con utilizzo di bastoni e spranghe di ferro e con conseguenti feriti anche gravi. Dagli accertamenti condotti, e non ancora ultimati, dagli inquirenti e dalla Polizia Locale, sta emergendo che la causa degli scontri sia un regolamento di conti tra due fazioni della comunità bengalese per il predominio su una popolazione etnica che nel vicentino conta circa 8mila persone.
“Rispetto a tali eventi –spiega il Sindaco- non siamo finora riusciti a programmare o prevedere alcuna forma di controllo preventivo, visto che la trasmissione delle informazioni dei luoghi e delle giornate degli incontri tra le diverse popolazioni straniere avvenivano con avvisi in lingua straniera, difficili per noi da comprendere e, visto il grande numero di lingue nazionali parlate, troppo costosi da tradurre.â€
Di qui l’obbligo di traduzione a carico degli autori, da depositare in Comune sette giorni prima della divulgazione dell’avviso. Per gli inadempienti è prevista la sanzione amministrativa da 50 a 500 euro e obbligo di rimozione o sospensione degli avvisi.
L’ordinanza è valida fino al 30 settembre, dopodichè l’obbligo verrà inserito nel Regolamento di Polizia Urbana in modo da diventare definitivo.
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Cose da matti.