Pillole amare sull'Italia che sprofonda. E Vicenza è Italia
Martedi 17 Febbraio 2015 alle 23:04 | 0 commenti
Vi proponiamo, malvolentieri, con amarezza, stizza e rabbia una serie di pillole "ingoiate" direttamente o quasi che fanno capire perchè l'Italia, e Vicenza è in Italia, sprofonda e farà fatica a riemergere. Cominciamo dal problema della carte aziendali che venivano sputate domenica dai Bancomat di 4 Istituti. La spiegazione (?) ce l'hanno fornita due delle quattro banche: le carte si smagnetizzano stando vicine... agli iPad.
Quelle aziendali, ovviamente, perchè quelle personali dello stesso utente, apparentemente identiche e usate nello stesso modoe con la stessa vicinanza al tablet della Apple, non hanno mostrato questo problema. Temiamo che dopo questa notizia bomba l'azienda californiata più capitalizzata al mondo crollerà in Borsa...
Oggi, poi, dovevano arrivarci due plichi importanti, uno tramite le Poste Italiane in contrassegno, l'altro con un trasportatore privato, BRT.
Del primo abbiamo provato a seguire le tracce sul sito di Poste ma la risposta, tragicomica, inserendo il tracking code era "errore di sistema" col sito che addirittura andava in tilt. Poi, comunque, il plico, un tubo di cartone con un foglio in carta patinata lucida all'interno formato A3, è arrivato e abbiamo pagato la "modica" cifra di 20,90 euro...
Del plico via BRT con una rivista storica (è del 2004 e ci serve per motivi importanti) all'interno nessuna traccia: lo cerchiamo tramite chi ce l'aveva spedito e da lui veniamo a sapere che era stato conseganto addirittura ieri, in maniera superveloce visto che, penserete, il corriere è... privato. Peccato solo che sia stato consegnato a un destinatario diverso da noi allo stesso indirizzo, ma forse ad un altro piano come attesta la firma di chi lo ha ritirato, senza chiedersi perchè lo faceva visto che il pacco non era nè per lui nè per la sua società ... BRT sbadata o errato destinatario distratto? Purtroppo entarmbi, e speriamo domani di trovare la rivista magari aperta e, se non interessante, buttata via...
Insomma lavorare con le banche e con i corrieri in Italia, e Vicenza è una provincia, fate vobis, del fu Impero romano e/o della defunta Repubblica Veneta, non è propriamente facile.
Finisce qui questa serie di pillole al sapore di fiele?
E no, non volete che ci mettano lo zampino a rendere difficile la vita delle aziende (e dei cittadini) anche la burocrazia e chi sulla burocrazia, dopo i burocrati e i dipendenti indolenti, ci guadagna di pù?
Dovevamo registrare un cambio di amministratore epperò non solo il Governo Renzi, che "taglia" le tasse, ha aumentato a dismisura i bolli (151 euro per una pratica di pura registarzione di un dato) ma farlo in CCIAAA non si può più, così magari si dimostra che non servono più le Camere di Commercio, senza i diritti non più pagati a loro, ma gonfiati per lo Stato. Mentre serve un consulente che segnali la modifica per via telematica, di fatto inaccessibile direttamente all'azienda anche se ha la famosa Smart card: a cosa serva da oggi lo capisco sempre meno ma lo sanno bene gli "smart" commercialisti, che sbraitano tanto nei convegni contro la burocrazia ma che pascolano avidi sui campi che coltiva.
Fai un giro di telefonate per capire se la parcella chiesta dal consuente abituale è esosa e no, ti accorgi che a meno di un paio di centinaia di euro (oltre i bolli) non te la cavi... per una registrazione telematica.
Dopo queste pillole, quotidiane e di certo non esaustive, ti viene voglia di fare una scelta tra una pillola al cianuro da buttar giù in gola per farla finita e l'acquisto di un Tir di arsenico, magari "tagliato" male come le tasse, da far ingoiare a chi non la fa finita... di romperci i coglioni con frasi fatte e misfatti che hanno distrutto l'Italia negli ultimi decenni.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.