Pigalle a Vicenza: la sfida del Pdl al sindaco
Domenica 2 Ottobre 2011 alle 12:48 | 0 commenti
Arrigo Abalti, Maurizio Franzina, Gerardo Meridio, Francesco Rucco, Valerio Sorrentino, Marco Zocca, Lucio Zoppello, Consiglieri Comunali del Pdl - Interrogazione
Premesso che:
·        Il magazine del Corriere della Sera, per voce di una delle sue firme piu' prestigiose, Beppe Severgnini, dichiara testualmente "Non abbiamo lo spazio e non ho voglia di ricapitolare i pro e i contro la legalizzazione del commercio sessuale. Vorrei capire, invece, perché non si riesce neppure a parlarne. Il sesso come merce di scambio, in Italia, e' ubiquo: dalla politica alle aziende, dall'università ai media (oh yes!). Le strade italiane, di notte, sono un mercato di carne: enorme offerta, colossale domanda. Chi e' contrario a questo traffico, e ne conosce i rischi (sfruttamento, malattie, ordine pubblico), sembra incapace di offrire una soluzione realistica. In sostanza preferisce salvaguardare il principio (il corpo non si vende e non si compra); e sacrificare le persone...
·        Negli ultimi mesi il sindaco ha tentato di mettere una pezza al fenomeno della prostituzione in città con un'ordinanza che ha fatto discutere e che ha pero' dato risultati ancora scarsi rispetto agli obiettivi;
·        E' di questi giorni la protesta dei cittadini residenti al condominio Campiello, vittime quotidiane del mercato della prostituzione che li' si consuma.....
·        Il tentativo del sindaco e' quello di spostare verso la zona industriale a ovest della citta', quindi in aree non abitate, il mercato della prostituzione......
SI CHIEDE:
- Se il sindaco (la precedente versione errata degli interroganti riportava "nonno" dopo "sindaco", da cui nasceva il titolo precedente, ora modificato dopo la correzione pervenutaci, n.d.r.)Â non ritenga che anche per Vicenza i tempi siano maturi per poter realizzare un vero e proprio quartiere a luci rosse, magari proprio nella zona industriale ovest;
- Se il sindaco non pensi che un quartiere a luci rosse, dove concentrare il mercato della prostituzione, ma anche tutte le attivita' connesse al filone del sesso (sexy shopping, locali, cinema hard, etc.) assicurerebbe maggiori controlli, ordine pubblico, igiene e, non ultime, entrate importanti e certe nelle magre casse comunali, utili a finanziare i servizi sociali e le scuole?
- Se una scelta di questo tipo non potrebbe, inoltre, mettere ordine ai tanti locali e sexy shop sparsi in modo disordinato e, a volte, imbarazzante nella nostra citta'?
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