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Pietro Marzotto svaluta Peck ma si conforta con le sue azioni che valgono 66,8 milioni di euro

Di Rassegna Stampa Venerdi 13 Maggio 2016 alle 09:38 | 0 commenti

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I titoli azionari consolano il conte Pietro Marzotto dall'investimento in formaggi e salumi doc. La sua cassaforte Intrapresa ha infatti appena depositato il bilancio 2015 (il terzo che consolida l'acquisizione integrale di Peck, marchio storico dell'alimentare di fascia alta), chiuso con un utile di 3,2 milioni di euro dai 5,4 milioni di profitto del precedente esercizio. Il ricco giardinetto azionario di Marzotto vale circa 66,8 milioni e il 2015 borsistico si è riflesso in riprese di valore che hanno riguardato i pacchetti di Intesa Sanpaolo (il valore è stato corretto all'insù da 6,9 a oltre 9 milioni), Enel (da 8,5 a 8,9 milioni) e Axa (da 4,4 a 4,7 milioni), mentre svalutazioni minime hanno interessato i pacchetti di Eni (479 mila euro su un investimento di 9,7 milioni), Assicurazioni Generali (azioni per 6,4 milioni svalutato per poco più di 12 mila euro).

Marzotto ha azzerato poi la quota detenuta nel Banco Popolare (plusvalenza di 265 mila euro) e in Italcementi  (vendita che ha comportato una lieve minusvalenza). Per contro nel 2015 ha comprato pacchetti di Snam (645 mila euro), Bmw, Carrefour e General Electric e nel corso di quest'anno ha ulteriormente allargato il giardinetto con titoli Enel Green Power (1,5 milioni), Axa (1,5 milioni) e Zurich (quasi 3 milioni). Sul fronte degli altri investimenti, va segnalato che Intrapresa ha azzerato la quota nel fondo di private equity Pm & Partners per 3,3 milioni con una plusvalenza di circa mezzo milione. Nello stato patrimoniale figurano un attivo di 123,6 milioni e un patrimonio netto di 110,5 milioni, mentre il conto economico è stato appesantito dalla svalutazione di quasi 2,4 milioni su Peck, che pure lo scorso anno ha registrato risultati economici in miglioramento. Alimentare a parte, Marzotto conta comunque quest'anno di incassare oltre 3,5 milioni di dividendi dai numerosi investimenti azionari e nel frattempo ha incassato da Intrapresa una cedola di 1,9 milioni, destinando i restanti 1,3 milioni di euro di profitto al ripianamento di perdite pregresse.
Di Andrea Giacobino, da Milano Finanza

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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