Piero Buoncristiano si è dimesso da Concessioni Autostradali Venete
Giovedi 16 Aprile 2015 alle 18:00 | 0 commenti
Ilario Simonaggio, Segretario generale Filt CGIL Veneto conferma le dimissioni di Piero Buoncristiano da AD CAV Spa
Vi confermiamo le dimissioni da Amministratore delegato della Società Autostradale Concessioni Autostradali Venete CAV Spa di Piero Buoncristiano. Il dirigente ANAS 71 anni, già capo del personale della società nazionale, ha rassegnato le dimissioni.Pesa su questa scelta personale, che rispettiamo, la situazione complessiva della tempesta mediatica, parlamentare e non solo, che si è abbattuta in queste ultime settimane sulla dirigenza ANAS Spa.
Si tratta della presa d’atto personale del venire meno delle condizioni minime di “serenità †indispensabili per proseguire l’incarico che ha natura fiduciaria oltre che professionale.
Il Ministro Delrio ha quindi una dirigenza di stampo IRI che a partire dall’Amministratore Delegato ANAS Spa Pietro Ciucci ha ceduto potere e posto in questi ultimi giorni.
Nella settimana p.v. sarà possibile capire meglio le indicazioni programmatiche del Governo sia per quanto attiene le posizioni di vertice della società ANAS Spa sia soprattutto le indicazioni operative a partire dalla vicenda vergognosa dell’art.5 dello Sblocca Italia 2014 riguardante le infrastrutture viarie e le concessioni autostradali (vedi nota della federazione del mese di settembre scorso).
Cav Spa, dopo le dimissioni dei consiglieri Piero Marchese e di Piero Buoncristiano, si trova con ranghi ridotti e del tutto insufficienti a reggere ed assumere le tante sfide avviate negli scorsi anni a partire dal project bond da 830 milioni di euro da sottoscrivere per pagare il debito contratto con ANAS a seguito del prestito finanziario necessario alla realizzazione del Passante di Mestre.
Per altro si tratta di Consiglio di Amministrazione con mandato in regime di proroga tecnica da circa un anno.
Dopo un anno non è più giustificabile il ritardo con cui procede la Regione Veneto tenuta ad indicare i tre consiglieri per dare al Consiglio di Amministrazione una veste aggiornata e nella pienezza di poteri e funzioni da svolgere.Â
Questo ritardo è per altro responsabile delle occasioni perdute e sprecate che attengono alla temporalità dei contesti ed eventi che riguardano la restituzione del debito per una concessione che, senza il “regalo†del ministro Maurizio Lupi, scade nel 2032.
Oggettivamente più si restringe il tempo della dovuta restituzione ad ANAS Spa più diventa indispensabile scadenzare nuovamente il debito per tenere sostenibile l’impegno economico finanziario senza far lievitare nuovamente i pedaggi dell’autostrada più cara d’Italia.
Sollecitiamo la Regione Veneto perché dia celermente un assetto stabile e necessario a questa primaria società autostradale che non può sopportare oltre una vacanza di amministrazione, direzione, controllo pena far pagare un prezzo alto alla credibilità sociale e al conto economico a tutti i cittadini veneti.Accedi per inserire un commento
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