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Piazzale Bologna, Franzina: no nuova via Anelli

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 30 Settembre 2010 alle 17:37 | 0 commenti

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Alla cortese attenzione di Luigi Poletto Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto : domanda di attualità Proteste. Ennesimo incontro a palazzo Trissino con i residenti
«Piazzale Bologna non diventi come via Anelli» Chiara Roverotto. Lettere e nuove raccolte di firme Secondo i cittadini la situazione sta precipitando: «Viviamo in mezzo ad un via vai di tossici»

Ennesimo incontro con i cittadini, di cui ci informa il GDV di oggi, che segnalano da due anni la insostenibile situazione, in continuo peggioramento, di piazzale Bologna, via Verdi, via Battaglione Monte Berico.
A questa amministrazione fare incontri piace, incontri in cui con fare meditabondo Sindaco e Assessore ascoltano. Sembrano dispiaciuti, contriti, tutti tesi a farsi carico del grave problema.
Poi l'incontro si conclude con la solita elencazione di buone intenzioni. Poi... NULLA.
Non cadano nell'inganno i cittadini. Al Sindaco ed agli Assessori interessa solo la loro comoda "carega", e dei problemi non si fanno carico.
Affermazioni dure, ma suffragate da fatti.
E' due anni che facciamo presente alla giunta, che il problema del degrado in zona campo Marzo aveva trovato attenuazione, una significativa attenuazione, attraverso la convenzione con una società di vigilanza privata.
Costava pochissimo ed aveva risultati rilevanti.
Ma siccome era una scelta fatta dalla precedente amministrazione andava cancellata.
Va così su tutto.
Questa amministrazione, fortemente politicizzata, governa la città applicando paradigmi ideologici.
Se non funzionano, pazienza, debbono comunque essere applicati.
Il paradigma in questione è che la vigilanza compete solo alle forze dell'ordine dello Stato.
Il che è anche condivisibile se vi fossero sufficienti risorse per poter intervenire efficacemente.
Se non vi sono risorse, come accade, bisogna percorrere altre strade, come facemmo noi in passato.
E' questa una posizione pragmatica. Ma che risolve i problemi ai cittadini.
Perché al cittadino non interessa chi effettua la vigilanza, interessa che la situazione migliori.
Chiedo :
Cosa aspetta l'amministrazione a ripristinare la convenzione con una società (qualsiasi) di vigilanza privata , prendendo atto che in passato questa scelta aveva dato risultati positivi ?

Maurizio Franzina, Valerio Sorrentino, Francesco Rucco, Arrigo Abalti, Gerardo Meridio
Gruppo Consiliare PDL


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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