Piantagione di cannabis in soffitta, arrestato dai Carabinieri operaio 31enne di Brendola
Venerdi 9 Novembre 2018 alle 12:17 | 0 commenti
I Carabinieri della Stazione di Brendola - rende noto un comunicato della Compagnia di Vicenza - nella tarda serata del 08 novembre 2018, nel corso di un’occasionale controllo alla circolazione stradale in via Revese di quel centro, intimavano l’alt all’autovettura Alfa Romeo, condotta da Massimiliano Gissi, 31enne operaio incensurato residente nel medesimo comune, il quale palesando inizialmente uno stato di agitazione tentava di occultare un grinder (definito, comunemente, macina erbe).
Visto l’atteggiamento tenuto dal giovane, i militari procedevano ad una perquisizione del veicolo che consentiva di rinvenire l’oggetto in questione contenente gr. 06 di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
La successiva perquisizione nell’abitazione del giovane, dove è residente insieme ai genitori ed al fratello, permetteva di rinvenire:
N. 12 barattoli in vetro contenenti, complessivamente, gr. 76 di sostanza stupefacente del tipo marijuana;
N. 4 piante di cannabis alte circa cm. 25, stipate nella soffitta dell’abitazione, laddove era stata ricavata una serra con un sistema di illuminazione e con temporizzatore per la misura della temperatura e dell’umidità ;
N. 1 bilancino di precisione;
Altri 7 grinder.
Nel prosieguo della perquisizione nelle camere da letto occupate, rispettivamente, dal padre Rodolfo e dal fratello Matteo venivano rinvenuti:
N. 4 barattoli in vetro contenenti, complessivamente, gr. 7 di sostanza stupefacente del tipo marijuana;
N. 1 spinello contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana;
N. 1 involucro in cellophane contenente gr. 3 circa della medesima sostanza stupefacente.
I militari, al termine delle attività svolte, deferivano in stato di arresto Massimiliano Gissi per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente mentre il padre ed il fratello venivano indagati in stato di libertà per la sola detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio.
In attesa del processo di convalida con rito direttissimo l’arrestato, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, si trova agli arresti domiciliari.
Le indagini dei militari proseguono per accertare la provenienza e destinazione della sostanza stupefacente sequestrata.
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