Quotidiano | Categorie: Politica, Sanità

Piano socio-sanitario, Fracasso del Pd: “si riconoscano i fallimenti per cambiare strada”

Di Comunicati Stampa Venerdi 25 Maggio 2018 alle 16:44 | 1 commenti

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“Sul nuovo Piano socio-sanitario - afferma in un comunicato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso che interviene sul nuovo Piano socio-sanitario del Veneto - assistiamo da settimane allo spettacolo degli annunci. Prima sui medici di base, poi sulle corsie preferenziali in pronto soccorso, adesso sui posti letto negli ospedali. Tanto fumo ma poco arrosto, visto che, del nuovo piano, nessuno ha ancora visto una riga scritta, men che meno quelli che quel piano devono discuterlo e approvarlo in Consiglio regionale". 

"Invece degli annunci su ciò che non sappiamo, si riconosca il fallimento di quello che i cittadini vivono ogni giorno. Un buon piano non nasce dagli annunci, ma dal riconoscimento dei fallimenti dell'attuale, a partire dall'assistenza territoriale che ne costituiva la vera scommessa – sottolinea Fracasso – ‘Meno letti in ospedale, più letti nel territorio’ annunciava Zaia nel 2012. I meno posti in ospedale si sono visti, i più nel territorio no. Gli ospedali di comunità sono rimasti in gran parte sulla carta mentre le medicine di gruppo integrate, altra grande promessa, sono finite bloccate dalla stessa giunta. Il fondo per la non autosufficienza è fermo al 2009 e la quota sanitaria per i pazienti psichiatrici è in diminuzione con aggravio per i bilanci dei Comuni che dovranno incrementare la loro spesa”.

“E gli esami in ospedale di sabato e di notte: chi se li ricorda? – continua Fracasso -. Scomparsi anche quelli dopo i roboanti annunci, visto che con la carenza di personale medico e paramedico si coprono a fatica i turni di giorno. Con gli annunci si vuole nascondere una realtà che i cittadini toccano con mano ogni giorno, specialmente se si ritrovano con un anziano dimesso dall'ospedale e non curabile in casa. Inizia allora l'odissea per trovare una sistemazione che può portare anche a rette di oltre 2.000 euro al mese in strutture di ricovero prive dell'impegnativa regionale”.

“Basta quindi con gli annunci – conclude Fracasso -. Si faccia una seria analisi di quello che non ha funzionato e si presentino i documenti del piano al Consiglio”.


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Inviato Venerdi 25 Maggio 2018 alle 18:59

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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