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Piano della città per bambini, ragazzi e famiglie: percorso per ottimizzare risorse in tempi di crisi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 4 Febbraio 2013 alle 15:33 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Qual è la condizione dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie a Vicenza? Quali sono le politiche da adottare per aumentarne il benessere malgrado la riduzione delle risorse? L'assessorato alla famiglia e alla pace ha aperto su questi temi un confronto a livello cittadino con l'obiettivo di condividere un vero e proprio "Piano della città".

La giunta comunale ha vagliato una prima stesura del documento elaborato dal tavolo tecnico permanente per la gestione dell'accoglienza dei minori a cui hanno preso parte anche l'unità operativa Infanzia Adolescenza e Famiglia dell'Ulss 6, il Ser.T. e l'ufficio statistica del Comune. Ora il Piano sarà sottoposto ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che a diverso titolo si occupano di questo ambito, con l'invito a portare il proprio contributo di idee e proposte. 

Il percorso partecipativo culminerà in un seminario in programma giovedì 14 febbraio a Villa Tacchi sui temi "La genitorialità ai tempi della crisi" e ""Quale città per i bambini e i ragazzi". 
"La tutela, la protezione e il sostegno dei minori e delle loro famiglie - dichiara l'assessore alla famiglie e alla pace Giovanni Giuliari - non può essere compito della singola istituzione, ma deve riguardare un intero sistema fatto di realtà pubbliche e private. A maggior ragione in una situazione di crisi economica come quella attuale, che sta mettendo a dura prova soprattutto le famiglie più fragili, con un incremento delle condizioni di insicurezza, malessere e trascuratezza dei più piccoli". 
Sono stati complessivamente 2147 i bambini, ragazzi e genitori seguiti dal Servizio sociale territoriale nel 2011. Tra questi, coloro che hanno usufruito complessivamente di prestazioni, inclusi i contributi economici, gli appartamenti di emergenza, il sostegno alla genitorialità, gli inserimenti in centri diurni, sono stati 708. Nella maggioranza delle situazioni si è trattato di accessi al Servizio sociale professionale, attraverso il quale le assistenti sociali hanno offerto consulenze, segretariato, lavoro di rete, attivazione di risorse informali. Nel 2012 il numero di persone seguite è ulteriormente aumentato, con la presa in carico di circa 70 nuovi nuclei familiari. 
Nel 2011 il Servizio protezione e tutela ha preso in carico 300 minori di 202 nuclei familiari. Nel 2012 i minori in carico sono stati 344, appartenenti a 222 famiglie. Quanto alla spesa per questi interventi, a Vicenza nel 2011 è stata di 168 euro procapite (considerando il numero delle famiglie in cui sono presenti minori) che risulta in linea con la spesa regionale (dati rilevazione ISTAT 2009). 
La spesa complessiva per i servizi sociali dedicati ai minori è passata da 1.654.786 euro del 2008 a 2.010.612 euro nel 2011, cifra che si è sostanzialmente mantenuta stabile nel 2012, nonostante il minor gettito da parte della Regione e dello Stato. 
La spesa per gli interventi è così distribuita: il 33,83% è finalizzato agli interventi che favoriscono la domiciliarità e la permanenza del bambino nel proprio contesto di vita (educatori a domicilio, centri diurni, contributi economici per l'affitto, inserimento in strutture di mamme con bambini); il 9, 46% è destinato al sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà; il 56,70% va alla spesa per l'accoglienza residenziale dei minori allontanati dal nucleo familiare per gravi problemi di tutela e protezione. 
La lettura dei costi dei servizi conferma la percezione degli operatori del privato sociale e dei tecnici dell'amministrazione: l'impatto della crisi economica è stato percepito in maniera molto forte già a partire dal 2011. 
Gli aspetti economici, tuttavia, rappresentano soltanto uno degli indicatori per definire il benessere o il malessere di una società. Pertanto l'attività di preparazione del Piano ha preso in considerazione anche altre sfere della vita dei bambini e degli adolescenti, come le relazioni, il benessere soggettivo, la partecipazione alla vita sociale, la salute, la scuola, i servizi per l'infanzia, la percezione della sicurezza. 
Infine il tavolo di lavoro ha individuato quali priorità dovranno ispirare le politiche sociali dei prossimi anni: coordinamento degli interventi, valorizzazione della partecipazione e dell'ascolto, sostegno degli adolescenti e delle famiglie.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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