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Piano casa, Toniolo tranquillizza i sindaci

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 24 Novembre 2013 alle 20:21 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale NCD - "Cari sindaci, state tranquilli, tra costruttori, architetti ingegneri e geometri veneti non ci sono i "futuristi" dell'inizio del secolo secondo i quali bisognava spianare il vecchiume e ricostruire imponenti città di cemento a discapito della natura e delle bellezze storiche!

Nessuno di noi vuole vedere grattacieli spuntare al fianco della Rotonda del Palladio o della Cappella degli Scrovegni o in piazza San Marco a Venezia! Il Piano casa ter, che abbiamo ideato in Regione, è finalizzato al contenimento di consumo di suolo e a migliorare l'esistente, sia nell'estetica, sia nella vivibilità, ma soprattutto nella sicurezza! E non cancella i vincoli urbanistici che riguardano il paesaggio e i centri storici". Lo afferma perentoriamente il Presidente della commissione affari istituzionali e bilancio del Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo, tra i promotori della nuova proposta di legge che in settimana andrà in aula per il voto.

"Due sono i motivi che ci spingono a mettere in campo una legge così coraggiosa contro la burocrazia", spiega Toniolo. "Prima di tutto perché il 40% dei 580 comuni veneti ha bloccato fino ad ora il Piano casa, provocando una diseguaglianza tra cittadini residenti in municipi diversi: noi non vogliamo che in Veneto ci siano cittadini di serie A a cui è permesso aggiungere una stanza alla propria abitazione per la nascita di un figlio e cittadini di serie B che non possono nemmeno dotare la propria casa di un'ascensore perché anziani o disabili!"

"L'altro motivo fondamentale riguarda l'occupazione e l'economia", prosegue Toniolo. "Le categorie economiche e i sindacati ci confermano che il settore edilizio ha tenuto perché c'è stato un incremento del 5,8% delle ristrutturazioni. Un settore che investe anche altri settori della nostra economia applicati alla casa: mobili, infissi, impianti, caldaie e così via. Significa che il Piano casa fino ad ora ha fatto centro!"

"Il Piano casa di fatto provoca in gran parte interventi di ristrutturazione", continua Toniolo, "e non si realizzano nuove lottizzazioni o nuovi centri commerciali in campagna!"

"Questa terza versione del piano inoltre introduce una forte sensibilità per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private", approfondisce il Presidente della Prima commissione, "ma anche per la sicurezza e i consumi: buoni motivi di intervento saranno l'applicazione delle norme antisismiche divenute (visti i terremoti recenti) più restrittive su gran parte del nostro territorio, e anche l'elevazione della classe energetica delle abitazioni. Quindi sarà possibile rendere meno energivore e più rispettose dell'ambiente le nostre case applicando una serie di tecnologie che vanno sotto il nome di Casa Clima".

"Capisco da amministratore che i Sindaci si mettano di traverso perché non ci ricavano nulla per le casse municipali", conclude Toniolo. "Infatti abbiamo cancellato gli oneri di edificazione, quindi le famiglie non dovranno versare un soldo alle casse comunali. Ma il momento è difficile per tutti e anche per i nostri cittadini ai quali dovevamo offrire almeno un incentivo di peso: oneri edilizi pari a zero".

"In realtà le nostre comunità ci ricavano molto dal Piano casa ter", chiude Toniolo, "in sicurezza e vivibilità delle abitazioni private e in riutilizzo intelligente dell'esistente: troppe sono le vecchie case in deperimento o inguardabili nei nostri paesi e città. E ci sarà anche la possibilità di migliorare le brutture fatte crescere negli anni del boom economico quando, in assenza di vincoli e in presenza di scarsa cultura del bello, sono cresciuti dei mostri architettonici".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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