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Se le consegne da parte dei gruppi della maggioranza di centrosinistra saranno rispettate e se i tempi lo permetteranno oggi il consiglio comunale di Vicenza approverà in forma definitiva il Pi, ma le polemiche non si placano mentre si moltiplicano gli appelli per le modifiche.

Se da una parte infatti il «Coordinamento per i cristiani per la pace» sprona l'aula a modificare il tracciato dell'asse di accesso alla Ederle bis, sul fronte della giunta si registra invece la dura presa di posizione del sindaco democratico Achille Variati che ieri sera a margine di un consiglio arroventato ha definito «irresponsabile e dal sapore elettoralistico la condotta» da parte di quei consiglieri di opposizione che hanno deciso di abbandonare l'aula in segno di protesta nei confronti delle modalità «con cui l'esecutivo municipale», sostiene la minoranza ha contingentato i tempi per il vaglio delle osservazioni al Pi, ovvero il Piano degli interventi edilizi. Uno strumento di programmazione urbanistica di durata quinquennale. Il primo cittadino però non ci sta e spiega che si tratta di invettive strumentali perché «ad una critica sui punti, che sono stati ben sviscerati in sede di commissione territorio, si sono preferiti attacchi strumentali che i cittadini comprenderanno per ciò che sono».

La stizza di Variati (in foto) è indirizzata soprattutto al Carroccio mentre pur da posizioni diverse dà atto al consigliere di minoranza Claudio Cicero (Vicenza a 360 gradi) di avere condotto, almeno in commissione territorio, una opposizione «su questioni specifiche». Il capo dell'esecutivo poi ieri ha chiarito che per quanto concerne «le volumetrie dell'ex Pp10 a Laghetto l'amministrazione, almeno per quanto riguarda il comparto primo ha optato per un indice di edificabilità pari a 0,50». Si tratta di un chiarimento che tra poche ore dovrà essere confermato dalla documentazione ufficiale al vaglio dell'aula.