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Pfas zero, Andrea Pellizzari: "raggiunto il traguardo a Brendola e Lonigo, Acque del Chiampo non molla"

Di Note ufficiali Lunedi 23 Ottobre 2017 alle 17:44 | 0 commenti

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Dopo aver raggiunto il traguardo dei PFAS zero a Brendola e Lonigo, Acque del Chiampo non si ferma, anzi rilancia. Con questo spirito il Consigliere Delegato di Acque del Chiampo SpA Andrea Pellizzari, dopo aver partecipato con gli altri enti gestori del Veneto all'incontro organizzato a Padova la settimana scorsa da ARPAV assieme a Regione Veneto a Padova, ha incontrato i Sindaci azionisti della partecipata (Arzignano, Chiampo, Brendola, Montecchio Maggiore, Lonigo, San Pietro Mussolino, Altissimo, Crespadoro, Nogarole, Montorso), per illustrare un piano di possibili ulteriori interventi da realizzare nel medio e lungo termine.

"Acque del Chiampo" - dichiara il Consigliere Delegato della partecipata arzignanese - "sta effettuando le necessarie valutazioni preliminari riguardanti gli interventi finalizzati a porre tutti i Comuni gestiti nella condizione di prevenire eventuali nuove emergenze, secondo un principio di massima cautela. I risultati verranno ricompresi in uno studio preliminare che verrà sottoposto all'attenzione del Consiglio di Bacino "Valle del Chiampo."

"In particolare" - continua Pellizzari - "stiamo sviluppando un progetto di fattibilità che propone la realizzazione di un nuovo centro idrico in località Canove, in prossimità dei pozzi esistenti. Il progetto prevede la realizzazione di un serbatoio con una capacità complessiva di 750 metri cubi, dotato di adeguati sistemi di pompaggio che permettono di alimentare il serbatoio posto in località Poiaracca e quindi in grado di interconnettersi con la rete idrica che serve altri Comuni gestiti da Acque del Chiampo, in prospettiva e con ulteriori progetti di interconnessione dovrà diventare un vero e proprio hub posto a monte. Il centro idrico sarà inoltre dotato di un impianto di filtrazione a carboni attivi (GAC) in grado di trattare tutta la portata distribuita e garantire così l'abbattimento delle eventuali sostanze inquinanti presenti, diventerebbe un ulteriore presidio a tutela della qualità dell'acqua fornita. L'importo complessivo dell'intervento è stimato in oltre 3,5 milioni di euro, con tempi di realizzazione di almeno 2 anni una volta completato il percorso di progettazione ed autorizzativo."

"Ora - continua Pellizzari, che ha illustrato il progetto anche al Consiglio Comunale di Arzignano, in occasione del question time relativamente ad un'interrogazione sul tema dei PFAS - andremo ufficialmente a proporre il progetto al Consiglio di Bacino a cui compete l'approvazione, ma sono confidente che le prime impressioni positive in fase di preliminare informativa saranno confermate".

"Posso anticipare la piena disponibilità del Consiglio di Bacino" - dichiara il Presidente dell'Ente e Sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin - "e la nostra volontà di esaminare con attenzione la proposta di Acque del Chiampo e apprezzo soprattutto la capacità di lavorare su prospettive di medio-lungo termine al fine di prevedere i rischi ed anticipare le soluzioni, questo consente di operare nel solco della pianificazione ed evitare i regimi di urgenza."

"Aderire alla proposta non è solo un dovere per un buon amministratore " - aggiunge il Sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti - "ma un atto di buon senso che rassicura il nostro territorio, fissa un presidio per la salute e diventa elemento regolatore per le aziende in un clima di positiva collaborazione."

"Guardiamo con fiducia ed interesse alla proposta di lungo respiro di Acque del Chiampo" - chiosa il Vice Sindaco di Montecchio Gianluca Peripoli - "e siamo d'accordo sulla strada individuata per il futuro. I risultati raggiunti in questi giorni confermano l'Azienda una grande risorsa per il nostro territorio ed un riferimento per il Veneto."

"D'accordo con la proposta di Pellizzari, andiamo avanti perché implementare le fonti di approvvigionamento, specie se sicure, è elemento ulteriore di garanzia per la popolazione" - conclude il Sindaco di Montorso Antonio Tonello.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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