Quotidiano | Categorie: Ambiente

Pfas e primo via libera al nuovo impianto della Miteni, Zanoni (Pd): "Zaia decida cosa fare"

Di Note ufficiali Venerdi 27 Gennaio 2017 alle 20:00 | 0 commenti

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"Luca Zaia decida finalmente cosa fare sulla questione Pfas, perché non sembra avere le idee ben chiare. Ieri, 26 gennaio, la Commissione tecnica regionale Ambiente, durante la riunione a Palazzo Linetti, ha dato il via libera a un nuovo impianto di cogenerazione della potenza di ben due Megawatt alimentato a metano dell'azienda di Trissino. Il parere positivo però non è arrivato all'unanimità: a votare contro, uno dei Commissari e il rappresentante dell'Ulss 8 Berica, un particolare che deve far riflettere". È quanto sostiene Andrea Zanoni, come si può leggere in una nota del Consiglio regionale del Veneto, Vicepresidente della commissione Ambiente e Consigliere regionale del Partito Democratico in una nota in cui commenta il primo via libera al nuovo impianto della Miteni.

"I pareri negativi sono arrivati - prosegue - poiché nell'istruttoria non è stata affrontata l'importante questione degli impatti cumulativi dell'impianto con quelli dell'intero sito, finito nell'occhio del ciclone a causa dell'inquinamento da Pfas. Una carenza nell'istruttoria della pratica non da poco. Adesso però la parola passa alla Conferenza dei servizi dove la Regione si presenterà col proprio parere e con il voto favorevole"."Prima di un definitivo via libera - aggiunge il Consigliere democratico - invito Zaia ad approfondire maggiormente tutta la vicenda Pfas, affinché non accada che la mano sinistra della Regione non sappia quello che fa la mano destra, come evidenziato dalla pessima e grave figura fatta con la relazione dello scorso novembre sui gravi danni alla salute derivanti dai Pfas, con rischi anche mortali, della quale il Governatore dice di essere rimasto all'oscuro per mesi. Inoltre, anche sulla ventilata ipotesi di delocalizzazione della Miteni per consentire una completa bonifica del sito e scongiurare ipotetici futuri inquinamenti, sarebbe il caso che la Regione finalmente si desse una mossa. Zaia, si legge ancora nela nota, finisca di strappare i petali alla margherita e decida il destino di uno dei siti inquinati tra i più problematici, vasti e deleteri di tutto il Veneto". "Infine - conclude Zanoni - trovo alquanto bizzarro il modo di operare della stessa Miteni, dato che, prima di fare costosi ed ingenti investimenti come questo nuovo impianto a cogenerazione, dovrebbe almeno attendere l'esito delle indagini in corso che potrebbero avere degli sviluppi non indifferenti in merito al futuro dell'intero sito".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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