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Pfas, approvata in Regione la modifica del Piano Tutela Acque

Di Rassegna Stampa Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 08:33 | 0 commenti

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Eliminare o, comunque spostare dalle zone di ricarica della falda, le «fonti» di inquinamento dell’acqua potabile: la Regione approva la nuova norma tecnica. La modifica al Piano Tutela Acque è stata confermata dalla Commissione ambiente regionale e per la consigliera veneta Cristina Guarda potrebbe riguardare strettamente il Vicentino: «Il riferimento è abbastanza esplicito, per Pfas e Miteni» dichiara l’esponente della Lista Moretti. Mentre l’assessore veneto all’Ambiente, Giampaolo Bottacin, ribadisce che si tratta di un provvedimento generale: «Non riguarda casi specifici, inoltre la Regione non ha poteri di spostare o far chiudere attività».

Il testo – che ora tornerà, per la promulgazione definitiva, alla Giunta regionale che l’aveva proposto – inserisce nelle norme tecniche del Piano tutela acque la possibilità della «rimozione o dislocazione» in aree a minor rischio delle «fonti di pressione che generano un impatto sulla falda tale da creare pericolo alla salute dei cittadini». Il nuovo comma, proposto dalla maggioranza di centrodestra, è stato approvato in commissione regionale anche da Andrea Zanoni (Pd) e Guarda. «Finalmente qualcosa si muove nel contrasto ai Pfas, anche se con cinque anni di ritardo» dichiarano i due consiglieri di minoranza, sostenendo comunque che l’ente regionale non ha «le idee ben chiare su come ridurre o eliminare contaminazioni del territorio. Questa norma, comunque, potrebbe aiutare le autorità locali, soprattutto i Comuni, a intervenire con un minimo di basi giuridiche a supporto e a relazionarsi con le tante industrie chimiche presenti nella pedemontana: cioè nel posto sbagliato, visto che è area di ricarica». Esprime apprezzamento per il voto unanime Bottacin, «il piano rappresenta uno degli strumenti più qualificanti per la tutela e gestione delle risorse idriche». L’assessore ribadisce comunque che non c’è alcun riferimento a siti specifici, a partire dall’industria chimica Miteni di Trissino: «Saranno gli enti preposti, non la Regione, a verificare se in base al piano di tutela delle acque ci sono o no le condizioni per chiedere spostamenti o sospensioni di attività di impianti». Intanto, dopo la firma nei giorni scorsi in Regione dell’intesa integrativa per la tutela delle risorse idriche nel bacino Fratta-Gorzone (che porterà 23 milioni di euro di investimenti ministeriali nell’area) ora per il presidente del Consiglio di bacino Valle del Chiampo Giorgio Gentilin è tempo di procedere con la Regione anche per i fondi ministeriali per i Pfas. Ovvero circa 80 milioni di euro: «L’intesa – sottolinea Gentilin - è propedeutica alla sottoscrizione di un accordo per individuare interventi di abbattimento delle sostanze perfluoroalchiliche e per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento». Sul tema interviene anche Cristina Guarda, attaccando la Regione: «Esca dalla paralisi e presenti il programma degli interventi entro un mese, non c’è tempo da perdere».
Di Andrea Alba, da Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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