Pfas, Movimento Cinque Stelle: "gli uffici della Regione non danno risposte alle nostre domande, ma la pazienza è finita"
Mercoledi 15 Novembre 2017 alle 16:48 | 0 commenti
Continua anche oggi 15 novembre la discussione sui Pfas tra uffici regionali e i consiglieri veneti del Movimento 5 Stelle. In una nota emessa dalla Regione Veneto in seguito alle durissime accuse dei consiglieri regionali, che ieri hanno sottolineato come nessuno abbia appioppato alla Miteni le sanzioni previste per il ritardo nella comunicazione relativa alla scoperta dell'inquinamento nel sito produttivo, gli uffici regionali non forniscono alcuna informazione utile e non rispondono a nessuna delle richieste.
"Abbiamo chiesto perché nessuno abbia applicato le sanzioni previste dalla legge per il ritardo - dicono i 5 Stelle - e parliamo di oltre 9 milioni di euro, che con la prescrizione si riducono a poche centinaia di migliaia di euro. Mentre passano i giorni la somma diminuisce ulteriormente, e la Regione non trova di meglio da fare che agitare spiegazioni senza un contenuto."
"A noi la supercazzola degli uffici non fa per niente ridere, ci fa solo arrabbiare - è il commento dei consiglieri - parlano di azioni, di messa in sicurezza e di acqua potabile. Ma ora non stiamo parlando di questo, stiamo parlando di sanzioni non applicate. E vogliamo una risposta precisa, puntuale e definitiva."
"Continueremo a chiederla fino a quando non ci risponderanno - concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle - e non ci accontenteremo di chiacchiere minacciose. Il tempo della pazienza è finito, ogni risposta non data a noi è una risposta non data a centinaia di migliaia di veneti che vogliono sapere la verità sui Pfas."
I consiglieri regionali ribadiscono la volontà , se non arriveranno risposte chiare e precise, di presentare sull'argomento un esposto alla Corte dei Conti.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.