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Pfas e plasmaferesi, la Regione Veneto diffonde altri documenti inviati al Ministero della salute, compreso l'ok del Comitato di bioetica

Di Note ufficiali Domenica 17 Dicembre 2017 alle 14:42 | 0 commenti

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In allegato al presente comunicato si mettono a disposizione altri documenti inviati dalla Regione del Veneto - Direzione generale sanità al Ministero della Salute, all'ISS e a tutte le altre Istituzioni interessate relativi all'utilizzo della plasmaferesi e della sostituzione plasmatica per abbattere le presenza di sostanze perfluoroalchiliche nel sangue delle persone dell'area del Veneto colpita dall'inquinamento delle acque da tali sostanze.

 

In relazione all'asserita mancanza del parere del Comitato di Bioetica, espressa da parte di alcuni Consiglieri regionali, si precisa che tale parere è stato appropriatamente richiesto ed è stato formalizzato con lettera in data 5 ottobre 2017, protocollo nr. 415594. Nel testo del parere favorevole alla pratica utilizzata per le persone contaminate da Pfas, il Comitato Regionale per la Bioetica, presieduto dal Professor Massimo Rugge dell'Università di Padova, si legge, tra l'altro, che "le procedure di plasmaferesi e scambio plasmatico finalizzate a ridurre la concentrazione di Pfas sono incluse tra quelle previste dalle Linee Guida Internazionali sull'uso dell'Aferesi nella pratica clinica per rimozione di sostanze tossiche."

In possesso del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità e di tutte le istituzioni interessante, nonché pubblicato sul sito web della Regione, c'è da mesi anche una relazione di oltre 180 pagine, dal titolo "Documento di Sintesi settembre 2016-giugno/settembre 2017 sulla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche", che ripercorre tutte le azioni intraprese dalla Regione, nelle sue diverse articolazioni, e che, a pagina 50, riferisce della delibera 851 del 16 giugno 2017 al cui Allegato B si descrive la procedura scelta di plasmaferesi e sostituzione plasmatica.

Il documento si divide in ampi capitoli, tra i quali l'aggiornamento del monitoraggio; i primi dati disponibili sulla sorveglianza sanitaria; le azioni tecniche messe in atto a livello regionale; le azioni tecniche messe in atto a livello locale; i provvedimenti adottati a livello regionale.

Documento di sintesi scaricabile al seguente link:

https://wetransfer.com/downloads/f5dc1c94213fea27639c8155840efe1e20171217131200/51b06f8ddb9e357a5711ef662ac1991a20171217131200/85f0c5 

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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