Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Pfas e Miteni, Rifondazione comunista: "produrre senza inquinare si può"

Di Comunicati Stampa Lunedi 9 Luglio 2018 alle 13:39 | 0 commenti

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Noi vogliamo tutelare ambiente e lavoro - scrivono in una nota congiunta Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente Prc, Paolo Benvegnù, segretario regionale Prc Veneto e il Circolo Prc di Montecchio Maggiore, federazione di Vicenza - e dimostriamo che si può fare: bloccare le produzioni nocive, bonificare, riconvertire. La questione dell'inquinamento da Pfas nelle acque venete sta crescendo a dismisura, dopo anni di silenzio, rotti solo dai comitati, dalle associazioni ambientaliste e da Rifondazione Comunista che, dal 1995, denuncia la situazione di grave inquinamento, e anche recentemente ha continuato a farlo con un'interrogazione presentata dall'europarlamentare Eleonora Forenza. 

Interrogazione a cui la Commissione ha risposto sostenendone le legittime preoccupazioni.

Da pochi giorni, alla lista si è aggiunto un nuovo inquinante, il GenX, e il malessere tra i cittadini aumenta. Anche se presenta bilanci che dimostrerebbero che ha risorse finanziarie limitate, che metterebbero a rischio la continuità aziendale, la Miteni deve provvedere ad una bonifica del territorio e ad una riconversione, perché dietro Miteni c'è il colosso International Chemical Investors SE, società che dirige e coordina una holding lussemburghese che non ha alcun problema di liquidità.

“Chi inquina deve pagare”, è la posizione sostenuta per Rifondazione Comunista dalla responsabile nazionale ambiente Elena Mazzoni, “non possiamo accettare che, nella logica dell'investimento selvaggio, a rimetterci siano i lavoratori ed i cittadini, di fronte a multinazionali che si intascano tutto il profitto senza operare un'equa redistribuzione, investendo in impianti, migliorie e sicurezza”.

Produrre senza inquinare si può. Diverse aziende, soprattutto dello sportswear, sono già corse ai ripari per ottenere capi impermeabili senza utilizzare i PFOA e i PFOS, come nel caso di Gore Tex, che li ha sostituiti con sostanze a catena più corta. In altri casi si è scelto di aderire a certificazioni, come Oeko Tex, nelle quali si certificata sui tessuti una percentuale di PFAS che è molto al disotto dei limiti dettati dall’Unione Europea.

Monitoreremo la situazione con ancora maggiore tenacia e capillarità. L'acqua è un bene universale, un diritto dei cittadini, così come lo sono la salute e il lavoro.

Leggi tutti gli articoli su: Rifondazione Comunista, Prc, inquinamento, Miteni, pfas

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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