Pfas, Commissione regionale d'inchiesta: "soddisfazione per il lavoro fin qui svolto"
Mercoledi 22 Novembre 2017 alle 16:45 | 0 commenti
"La commissione regionale d'inchiesta sui PFAS prosegue nel suo lavoro di raccolta di informazioni al fine di fare ordine e chiarezza su quanto accaduto in merito a questo problematico inquinamento che sta colpendo le falde acquifere del Veneto". A riferirlo, tramite una nota, l'Ufficio di presidenza della Commissione formato dal Presidente Manuel Brusco (nella foto), dal Vicepresidente Alberto Villanova e dal Segretario Alessandro Montagnoli. "Lunedì è stato ospite della commissione il dottor Lorenzo Altissimo, già responsabile del Centro idrico di Novoledo in provincia di Vicenza, che ha illustrato 40 anni di sopralluoghi, episodi e progetti legati all'attività dell'allora Rimar, ora Miteni, e di tante altre attività industriali collocate nell'area dell'Ovest e dell'Alto vicentino."
"Siamo soddisfatti di come stanno procedendo i lavori della commissione - affermano - e siamo certi che il lavoro finale, che verrà raccolto in una relazione, sarà ricco e corposo. E raccoglierà le testimonianze di tutti gli attori interessati dalla vicenda. Proprio per questo vogliamo tornare su quanto è stato sollevato sia sulla stampa che in Commissione a proposito della possibile volontà di nascondere al pubblico le attività della Commissione stessa: non c'è nessuna volontà di agire in maniera occulta da parte dell'Ufficio di presidenza e di tutta la commissione. Il gruppo di lavoro è composto da 9 membri, ognuno di un gruppo politico che siede in Consiglio regionale. Non è mai stata nascosta nessuna azione e non è stato nascosto nessun documento. Siamo ancora in una fase di raccolta di informazioni e, al fine di tutelare la Commissione ed i soggetti che andiamo ad audire da qualsiasi forma di strumentalizzazione, è stato chiesto durante le prime sedute della Commissione di agire in modalità di riservatezza anche al fine di ottenere la maggior quantità di informazioni e di documentazione possibile, vista la breve durata della Commissione d'inchiesta regionale."
"Era stato concordato da tutti i Commissari - prosegue la nota - di agire in questo regime e che le comunicazioni della Commissione sarebbero dovute emergere solo attraverso il Presidente della commissione. Cosa che è stata puntualmente svolta al termine di ogni seduta al fine di spiegare, se pur in maniera contenuta, l'oggetto dei lavori della seduta stessa. Solo recentemente è emersa una polemica sulla presunta poca trasparenza e sul fatto che l'Ufficio di presidenza starebbe secretando i verbali, facendo trapelare all'esterno informazioni non corrette. Troviamo ridicolo che, in relazione ad un argomento così delicato e visto l'impegno che la Commissione sta mettendo su questa vicenda, ci siano ancora allusioni circa la presunta mancanza di trasparenza e proprio per questo abbiamo richiesto l'intervento della Giunta per il regolamento del Consiglio regionale, in modo che la stessa si esprima e metta nero su bianco se la commissione si sta muovendo in modo corretto o meno".
"Al termine dei lavori - concludono i componenti dell'Ufficio di presidenza - la Commissione presenterà al Consiglio una relazione finale che porterà poi a una discussione in aula: in tale sede saranno forniti tutti i documenti che sono stati presentati agli atti della Commissione."
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