Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente, Fatti

Pfas, Brusco e Perenzoni: timori dopo l'autosospensione delle attività decisa dalla Miteni

Di Note ufficiali Sabato 29 Settembre 2018 alle 10:59 | 0 commenti

 

Pfas, Brusco (M5S): "Se Miteni dovesse diventare un guscio vuoto questo bubbone ricadrebbe sulle spalle dei veneti, servono azioni rapide e attenzione per i lavoratori".

Porre sotto sequestro l'azienda, tutelare i lavoratori e impedire che il bubbone presente sotto lo stabilimento Miteni di Trissino venga lasciato sulle spalle dei veneti. A chiederlo sono il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Veneto, Manuel Brusco, e la consigliera comunale M5S di Montecchio Maggiore Sonia Perenzoni.

"La Miteni ha dichiarato l'autosospensione - conferma Brusco - questo vuol dire che la Procura della Repubblica deve intervenire più in fretta possibile, perché se l'azienda dovesse diventare un guscio vuoto in tempi rapidi ci troveremmo con un bubbone pazzesco che ricadrebbe sulle spalle dei veneti".
"Inoltre, e su questo punto ci battiamo da sempre noi del Movimento 5 Stelle - continua il capogruppo M5S, che ha ricoperto anche il ruolo di presidente della commissione sui Pfas del Consiglio regionale - oltre all'attenzione per l'ambiente e per la salute dei veneti è indispensabile che si sua una forte tutela nei confronti dei lavoratori. Non possiamo rischiare che l'azienda chiuda senza che questi abbiano alcuna prospettiva occupazionale".
"La barriera idraulica deve continuare a funzionare - avverte quindi Sonia Perenzoni - le porcherie presenti sotto l'azienda devono essere bloccate, non possiamo rischiare che finiscano anche queste chissà dove. La Regione è stata una spettatrice, per di più poco attenta, e l'azienda ha fatto sostanzialmente quel che voleva arrivando alla sospensione in autotutela".
"Regione e magistratura stanno a guardare - conclude la consigliera comunale - mentre la Provincia ha solo accompagnato l'azienda verso l'autotutela, ma qui tutti devono darsi una mossa, rischiamo che il tempo passi senza che nessuno faccia niente e che la Miteni chiuda i battenti lasciando la patata bollente in mano ai veneti".

Leggi tutti gli articoli su: Miteni, pfas, Sonia Perenzoni, Manuel Brusco

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network