Pettenò: Statuto,ridicolo manifesto da agit prop
Venerdi 13 Agosto 2010 alle 19:16 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra Veneta - Ad una prima e sommaria analisi, della bozza di statuto presentata dalla maggioranza LEGA-PDL, si può dire che si tratta di una "bozza manifesto", una sorta di "proclama" di un Veneto che vorrebbe essere qualcosa di diverso, ma che alla prova dei fatti non è niente di diverso da altre regioni italiane.
Per fare uno "statuto alla Catalunya" bisognerebbe essere in Spagna e non in Italia, dove il rispetto del governo centrale nei confronti delle autonomie locali, regioni comprese, è assolutamente inesistente.
Basta vedere, ma non è solo l'ultimo esempio, come sono state trattate le regioni, Veneto compreso, nel caso della manovra economica. Oppure com'è stato calato sulla testa degli enti locali del Polesine la decisione di realizzare un C.I.E. per immigrati in quel territorio.
Eppure a Roma, al Governo, ci stanno le stesse forze politiche che governano il Veneto.
E siccome il Veneto è governato dalle stesse forze politiche da circa 15 anni, è logico domandarsi dove erano finora LEGA e PDL e se stavano da parte dei veneti oppure No.
Insomma, è una bozza alquanto ridicola e che denota, ancor prima di una forzatura autonomistica, una forzatura autoritaria nei confronti delle istituzioni e delle rappresentanze politiche, che vuole spingerci ancora di più verso un "governo assoluto del Principe".
L'autonomia della Provincia di Belluno, dei comuni montani od una maggiore attenzione nei confronti delle aree svantaggiate, si poteva fare anche prima senza nessuna modifica statutaria.
Evidentemente, LEGA e al PDL, quando governano sono centralisti quanto lo è il governo "romano", dove siedono in gran numero "autonomisti" della prima e ultima ora, ed anche un bel numero di ministri veneti.
Noi siamo per una vera autonomia delle realtà locali, a cominciare dalla Provincia di Belluno, riconosciuta con chiarezza, e senza rinvii ulteriori, nello Statuto Veneto.
Come Federazione della Sinistra accettiamo questa sfida e speriamo anche di potere discutere di principi e valori riguardanti la tutela dei lavoratori, dell'ambiente, della sicurezza sociale e di quei "nuovi" veneti che sono i cittadini che risiedono, lavorano e creano ricchezza nel nostro territorio regionale. Il confronto va fatto in tutte le sedi, ma cominciando a dare la parola ai veneti, alle organizzazioni sociali, culturali, e politiche e non certo nel chiuso delle stanze "del palazzo"
Pietrangelo Pettenò
Presidente gruppo consiliare Federazione della Sinistra Veneta
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