Pesavento e caso Cicero: è ora che il Pd scelga tra alleanze politiche e ambiguità di Variati
Domenica 13 Maggio 2012 alle 22:17 | 0 commenti
Alessandro Pesavento, coordinatore provinciale IDV - Variati fino a ieri ha sostenuto in tutte le occasioni che la sua scelta di due anni fa di allargare la sua maggioranza a destra, imbarcando Cicero, era solo un "progetto civico", per amministrare Vicenza, e non aveva alcun significato politico. Oggi Variati ha deciso di far cessare l' "unione di fatto" con Cicero per motivi esclusivamente politici .
Ma allora, in che cosa consiste il suo "progetto civico"? Forse in un'alleanza di centro-destra tra PD, PDL e UDC, simile a quella che sta sostenendo a Thiene il candidato Casarotto?
IDV due anni fa ha denunciato il tradimento del voto dei cittadini di Vicenza da parte di Variati, votato perchè rappresentava i partiti e le forze del centro-sinistra e il loro programma.
Mai Variati sarebbe stato votato da molti di quegli stessi cittadini, se avesse dichiarato allora di volersi alleare con Cicero per un "progetto civico" e con il programma amministrativo che sta ora attuando, molto diverso dal programma proposto allora da Variati agli elettori .
Per questo motivo IDV due anni fa, col consigliere Sgreva, ha deciso coerentemente di uscire da quella nuova maggioranza con Cicero non votata dagli elettori e "contro natura", imposta da Variati.
Nè SEL nè il PSI hanno denunciato allora la gravità della scelta di Variati.
In occasione dello scorso 25 aprile, solo noi di IDV abbiamo pubblicamente ricordato al Sindaco di aver messo da parte la tradizione e la cultura antifascista di Vicenza per raccattare in Consiglio Comunale due voti di appoggio alla sua precaria maggioranza.
Ora che è scoppiata la vicenda della cacciata di Cicero, il PSI cerca di togliersi dall'imbarazzo di aver accettato l'alleanza con chi tiene in ufficio un calendario di Mussolini, aggrappandosi agli specchi, ma invano.
Anche il PSI, per un assessorato, si è "dimenticato" la sua gloriosa tradizione antifascista.
Ma soprattutto è giunto il momento che il PD provinciale e regionale, in vista delle elezioni comunali a Vicenza del prossimo anno, dica in modo chiaro quali alleanze politiche intenda costruire con il coinvolgimento democratico dei partiti e dei cittadini o se preferisca continuare nell'ambiguità di "progetti civici" costruiti da un "uomo solo al comando" e secondo i suoi obiettivi.
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