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Riceviamo da Enrico Peroni, segretario del Partito democratico cittadino, e volentieri pubblichiamo premettendogli quella solidarietà che da lui e dal suo Pd ci è mancata anche dopo una sentenza storica della Cassazione, che ha avuto eco in tutta Italia meno che a Vicenza e che dichiara definitivamente illegittimo un provvedimento censorio di alcuni Pm e di un Gip di Vicenza a carico di questo mezzo. Noi ci siamo sempre, però, con chi combatte per la libertà, qualunque essa sia, politica e di stampa.

Il Direttore

Da Enrico Peroni, segretario cittadino del Partito democratico

Imbrattare una sede di un altro Partito (la nostra foto accanto del 20 giugno 2011 è quella di un analogo episodio che registrammo e che Peroni ci chiese allora di non ... evidenziare). Chiuderla con il nastro adesivo. Mi ricorda l'atteggiamento di chi vuole zittirti e picchiarti. vi è in tutto questo un disprezzo per la libertà d'espressione delle idee, un odio verso la diversità, un'avversione al metodo democratico che ricorda il fascismo.

Che sciocco che sono, è il metodo fascista. Che ritorna, come i peggiori incubi, quando vi è crisi economica. Con la solita volontà: di dividere, di far tacere, di insultare, di cancellare libertà, democrazia. Noi Democratici siamo un bastione della costituzione repubblicana che è nata dalla Resistenza e in un momento, come quello attuale, in cui i suoi principi sono da tutelare con maggiore attenzione, siamo pronti a difenderli attivamente. Il fatto che il circolo del Pd vicentino si chiami "Giovani di Utoya" in ricordo dei ragazzi e delle ragazze uccisi dalla follia dell'ideologia fascista un anno fa, ci permette inoltre di dire con ancora più forza che serve un'alleanza sociale di tutti coloro che non vogliono che tutta l'Europa ricada nei nazionalismi sciovinisti e razzisti che già ci hanno portato a due guerre mondiali.