Perché no all'outlet o al centro ricerca moda a Grisignano
Martedi 4 Ottobre 2011 alle 22:25 | 0 commenti
Riceviamo su [email protected] da Irene Rui e pubblichiamo
L'outlet di Grisignano di Zocco non doveva nascere in base alla Delibera del C.C. n. 31 del 29 settembre 2008, all'insegna della filiera corta? Almeno così è citato nell'atto d'indirizzo che, per bypassare la contrarietà della Regione alla costruzione di nuovi centri commerciali, ha pensato bene di precisare che il FOC (Factory Outlet Center) fornirà un servizio ai cittadini, in quanto "promuoverà i mercati contadini atti a sviluppare la Fiera del Soco".
Un meraviglioso set cinematografico simile forse a quello di Mantova piuttosto che a quello di Molfetta e rigorosamente per la vendita del "made in Italy", su un'area coperta di circa 34.000 mq e che si estenderà con parcheggi e servizi fino a 160.000 mq. In cui si ipotizza potrebbero transitare 4000 visitatori al giorno, utenza che non è pescata nel bacino locale ma in un raggio di 100-200 km. L'ultimo drappello verde tra Mestrino e Grisignano rischia di venir cementificato per soddisfare gli appetiti dell'Amministrazione Comunale che vuole il suo centro congressi e un nuovo palazzo comunale. L'accordo fatto con la Società Draco e l'Amministrazione prevedeva infatti 3milioni di euro in contanti che il Sindaco vuole investire in un nuovo palazzo comunale, e un centro congressi, oltre la sistemazione della viabilità di accesso al nuovo Outlet. Ora che la Draco visto anche la crisi economica ci sta ripensando, ecco che il Sindaco, pur di soddisfare il proprio appetito, propone alla stessa, un centro di ricerca per le case della moda. Ci si chiede se è possibile che gli amministratori siano così ciechi da non accorgersi che un'ulteriore cementificazione e impermeabilizzazione del territorio comporti l'esplodere non solo dei rischi idraulici, ma anche dei cambiamenti climatici di cui il basso vicentino e Grisignano di Zocco, è una delle vittime. Possibile che l'Amministrazione pensi a monetizzare il proprio territorio e ai soli aspetti economici tra l'altro da investire in strutture e non in servizi sociali, e non alla qualità della vita dei suoi cittadini? Cittadini che si trovano soffocati dal traffico e che certamente, non hanno bisogno di nuove strade e di un maggiore passaggio di mezzi. Perché non trasformare quell'area in un parco o utilizzarla per fare un laboratorio agricolo al fine di reinvestire nell'agricoltura e valorizzare veramente la filiera corta, dando lavoro ai giovani e magari con contratti migliori di quelli capestro del commercio. Nello stesso tempo si dà la possibilità alle strutture commerciali esistenti, di sopravvivere con senz'altro un bacino occupazionale migliore dell'Outlet. Se proprio poi sono necessari quei 3 milioni di euro per il nuovo palazzo comunale, perché non amministrare meglio i proventi della Fiera, visto che è riconosciuta a livello nazionale e internazionale?
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