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Per una Vicenza e un'Italia diverse: in Olanda non fa paura il mare, qui il Bacchiglione inonda

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Novembre 2010 alle 23:04 | 0 commenti

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Riceviamo da Nicola Rigoni, simpatizzante del Movimento 5 Stelle e pubblichiamo.
L'altro ieri, martedì 16 novembre, ore 9:00. Nuovo pre-allarme per la possibile piena del fiume Bacchiglione, che i più già hanno ribattezzato Baccoglioni. Stesso livello della notte del 31 ottobre scorso, quando uscii di casa a mezzanotte per spostare l'auto e metterla al riparo in posizione sopraelevata. Ma è mai possibile che quando piove per sole 5-6 ore normalmente sia in montagna che in pianura, ci troviamo sempre nella stessa situazione di allerta?

No, non dovrebbe essere possibile. Con la gente che ha negozi e merce in magazzino che sta col fiato sospeso ed è, a volte, costretta a chiudere il negozio per mettere in salvo la merce. Siamo nel 2010 e queste cose non dovrebbero, NON DEVONO più accadere.
Da almeno quattro anni e più si parla di intervenire a monte, a nord di Vicenza con un progetto di allargamento delle aree golenali, di progettazione di bacini di laminazione (aree atte a raccogliere l'acqua dei fiumi che tracimano) e altre opere di sistemazione idraulica.
Ma non si è fatto un emerito tubo, per non dirla alla maniera genitalmente maschile.
Occorre sempre arrivare alla sciagura prima di iniziare ad alzare il didietro e darsi una mossa.
Prevenire è meglio che curare. Lo dice sempre il medico e ce l'hanno inculcato sin da bambini.
Quando riguarda la propria pelle, il proprio privato, tutti pronti a salvarsi didietro e zebbedèi.
Quando invece si tratta di benessere, tutela e protezione della collettività (composta da tanti, piccoli privati la cui identità nel mucchio sfuma fino a diventare indistinta) nessuno prende il toro per le corna e se ne sbatte i dìdimi.
Tanto le sciagure succedono sempre agli altri, mai a noi, no?
Se fossi un commerciante, un allevatore, un imprenditore di una delle innumerevoli zone drammaticamente colpite dall'alluvione qui nel Veneto, sarei incazzato ancora di più, e sputerei veleno come una biscia.
Non c'è nessuno, dico NESSUNO, che si prenda, con onestà, la responsabilità e ammetta pubblicamente:
"Abbiamo sbagliato a sottovalutare il problema Bacchiglione. I fondi c'erano, si parla da tempo della questione, ma non abbiamo dato sèguito prima alla fase della progettazione, poi a quella dell'esecuzione dei lavori di cui c'era e c'è REALMENTE bisogno."
Un raffronto, neppure tanto ardito. Perché in Olanda, dove stanno sotto al livello del mare di non so quanti metri, non accadono questi fenomeni?
Il mare è ben più ampio e pericoloso di un fottutissimo fiumiciattolo, non ti pare?
Ha una portata d'acqua, vastità e capacità di propagazione di gran lunga superiori rispetto a quelli di un fiume, eppure lassù i disastri non succedono. Perché? Perché loro hanno progettato e realizzato infrastrutture idrauliche che li mettono al riparo. Da anni. Noi no.
Perché Achille Variati, attuale sindaco di Vicenza ampiamente appoggiato dal Pd, non ha mai provveduto a esigere che prendessero il via gli iter per i lavori di messa in sicurezza degli argini?
E il Presidente della Provincia Attilio Schneck (Lega Nord)?
E l'ex Presidente della Provincia ora parlamentare a Roma Manuela Dal Lago (Lega Nord)?
E l'ex Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan (Pdl)?
E l'attuale governatore Luca Zaia (Lega Nord) che fa da mesi?
Perché, con le loro rispettive competenze, non hanno ieri e oggi monitorato sullo stato di avanzamento
dei lavori di progettazione dei bacini di laminazione e di ampliamento delle aree golenali del Baccoglioni
laddove il fiume è più fragile e rischia di esondare con più facilità?
Perché nessuno lo ha mai loro chiesto?
Perché il Pd in Consiglio Comunale non interrroga Variati?
Perché il Pd in Consiglio Provinciale e Regionale non interrogano i Presidenti e i loro assessori?
Sono questa totale mancanza di lungimiranza, che c'è a Vicenza e in Regione (ma che è tutta italiana), e questa diffusa miopìa pubblica che mi mandano in bestia.
Credo voterò Movimento Cinque Stelle alle prossime politiche e alle prossime comunali. Ne sono sempre più convinto. Per permettere al movimento di avere voce in Parlamento, fosse anche solo per una piccola manciata di seggi.
E non sarà un voto buttato nel cesso, come mi dicono molti coi quali ogni tanto ne parlo, se accanto al mio ci sarà anche quello di tantissimi altri italiani.
Pènsaci. E' veramente ora di piantarla. C'è bisogno di gente nuova. Aria nuova.
Per un approfondimento http://www.beppegrillo.it/iniziative/passaparola/ sullo scimmiottamento del Partito Democratico (partito di "bolliti", inetti e serpi che si mordono tra loro) sull'agenda scopiazzata dai V-day passati, prènditi una mezzoretta.
Fa' come me.
Anziché accendere la radio, metti per una sera il video in sottofondo e ascolta la puntata come fosse un programma alla radio. Anche mentre stai facendo dell'altro.
Ogni tanto mi parte un porco (perdonatemi la grevità, scrivo così per dire), perché certe cose di cui sento parlare per la prima volta mi fanno veramente perdere la pazienza.
ll Movimento 5 stelle non è Beppe Grillo e Beppe Grillo non è il Movimento 5 stelle.
Lui ci ha messo solo la faccia e qualche "vaffa" forse. Tieni, tienilo a mente.
Dietro di lui c'è un'Italia intera che ha voglia di cambiamento. Ma non di cambiamento alla Veltroni o alla Bersani, impantanàti in beghe, diatrìbe, fàide, interne al partito.
E te lo scrivo da ex elettore (amaramente pentito) del Partito Democratico.
Non so tu. Io non ne posso più.
Nicola Rigoni

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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