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Per Renzi l'onestà è poco importante per governare, inutile per "comandare"

Di Giorgio Langella Lunedi 4 Agosto 2014 alle 22:35 | 0 commenti

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Dice Matteo Renzi duante il suo recente viaggio in Egitto: "È importante che Berlusconi stia al tavolo della riforma elettorale così come è stato a quello per la riforma costituzionale: un segnale importante, di serietà del sistema". Imbarazzante. Le leggi fondamentali dello Stato vengono fatte con un condannato per frode fiscale e, questo, dimostrerebbe la "serietà del sistema"? Forse, per Renzi, l'onestà è una caratteristica poco importante per governare e non serve per "comandare".

Forse, per il "giovane" e "moderno" presidente del consiglio si è più "seri" se si stringono accordi con chi è condannato. Accordi come il "patto del Nazareno" che sarebbe interessante conoscere nei dettagli. Recentemente si è scritto che in quel "contratto" ci sarebbe la clausola secondo la quale il prossimo presidente della Repubblica dovrà essere concordato tra i contraenti (Prodi sarebbe esplicitamente escluso per non dispiacere a Berlusconi).
Ma non si capisce che questi accordi (ignoti, ndr) sono la negazione della democrazia? Che servono ad escludere i cittadini dalle decisioni importanti? Che servono a delegittimare il Parlamento? Del resto tutta l'azione del governo Renzi va nella direzione di negare agli elettori diritti fondamentali e ridurre le Camere a semplici luoghi dove qualche nominato alza la mano per votare quello che hanno deciso "lorsignori". Evidentemente, per Renzi e soci, la serietà del sistema si misura con la velocità di approvazione delle leggi, con il fatto che deputati nominati grazie a norme dichiarate incostituzionali approveranno tali leggi senza vergognarsi, utilizzando strani meccanismi, come quello denominato del "canguro" che fa decadere d'imperio molti emendamenti, per contingentare i tempi del dibattito parlamentare sulle "riforme" costituzionali.
Bisogna correre. Fare più in fretta possibile. E non per rilanciare l'economia ma per limitare spazi di democrazia e per consolidare la teoria che è meglio avere un uomo solo al comando. Per questo si fanno accordi e si stringono patti (che è meglio non vengano divulgati integralmente) con chi è stato condannato.
Non c'è che dire: un sistema serio e democratico. O no?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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