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Seminario su Apindustria su pagamenti e contenzioso negli U.S.A.

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 6 Dicembre 2012 alle 20:44 | 0 commenti

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Apindustria Vicenza  - Si è svolto martedì 4 dicembre un incontro presso Apindustria Vicenza, organizzato in collaborazione con la Banca popolare di Vicenza dal titolo "Per qualche dollaro in più ..... le armi per incassare il pagamento, evitare il contenzioso e difendersi in caso di fallimento del cliente USA" .
"Gli Stati Uniti d'America sono un mercato fortemente colpito dalla recente crisi economica mondiale, ciò nonostante sono ancora il maggiore paese di sbocco per l'export mondiale - spiega Angelo Ragusa - presidente del consorzio Gold & Silver API Group che raggruppa le imprese orafe e argentiere di Apindustria Vicenza.

"Nel 2011 - ha continuato Ragusa - i BRICS hanno superato gli USA come importatori a livello mondiale. E' vero, ma i BRICS sono 5 paesi - e non piccoli - Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Gli USA restano pertanto un paese che non dobbiamo perdere di vista. Purtroppo è anche un mercato nel quale molti di noi hanno avuto esperienze negative.

"L'avvocato Daniel F. Benavides - Studio Kozyak Tropin & Throckmorton - ha difeso le consorziate coinvolte nel fallimento di un grosso cliente statunitense e nella sua relazione ha spiegato come evitare il contenzioso negli USA sia già un successo e per questo ha evidenziato l'importanza del contratto, e suggerito quali azioni intraprendere ai primi segnali di insolvenza del cliente e come cercare di non cadere nella trappola di una causa legale".

Giancarlo Bianchi della Banca Popolare di Vicenza assieme a Gianni Sellers, responsabile dell'Ufficio di New York della Banca hanno illustrato il sistema del credito negli Usa e la cultura del pagamento dilazionato.
"La Banca in questo incontro operativo ha voluto offrire agli associati di Apindustria Vicenza una serie di utili consigli su come operare in tale paese, sulle forme tecniche di pagamento più utilizzate e sopratutto sull'approccio che le nostre imprese devono tenere con il sistema del credito americano.- ha dichiarato Giancarlo Bianchi della Direzione Estero di Banca Popolare di Vicenza - Gli Stati Uniti d'America sono un mercato di forte richiamo per l'export delle nostre imprese e per la loro espansione commerciale ed in virtù dell'interesse verso questo grande Paese la Banca dai primi mesi dell' anno 2012 ha aperto un. Ufficio di Rappresentanza a New York . La nostra struttura è in grado di offrire alle aziende un valido supporto nell'operatività con gli USA ed un'efficace attività di assistenza e consulenza garantita da partner certificati e affidabili".

Gianni Sellers, Responsabile Sede di Rappresentanza di New York di Banca Popolare di Vicenza: "Dopo una grave crisi economica registrata fra il 2007 e il 2009, l'economia USA prosegue con una ripresa benché incerta. Per il 2012 la crescita del PIL è prevista al 2,1% rispetto all'1,7% nel 2011. Si prevede che la ripresa prosegua a ritmi moderati nel 2013, con una crescita del PIL prevista al 2,4%, sorretta dal graduale recupero della domanda interna. In particolare, il mercato immobiliare, seppur ancora fragile, mostra segnali incoraggianti di espansione. Il clima di fiducia dei consumatori è notevolmente migliorato nonostante la perdurante debolezza del mercato del lavoro che vede ancora per il 2013 una percentuale elevata del livello di disoccupazione. Rimane l'immediata incognita della situazione fiscale statunitense; il cosi detto "fiscal cliff" che prevede nel 2013, fermo restando un accordo fra i due partiti nel Congresso di rimandare o ridurre lo scatto automatico, una serie di tagli alla spesa pubblica e di incrementi delle tasse statunitensi che potrebbero riportare l'economia nella recessione nel 2013".
"Il mercato degli Stati Uniti rimane sempre un'importante punto di riferimento per le imprese italiane - continua Sellers - Gli ultimi dati disponibili evidenziano nel 2009 la presenza di 2.292 imprese USA a partecipazione italiana, anche minoritaria. Tali aziende occupano negli Stati Uniti oltre 89.000 dipendenti e hanno un fatturato di 32,2 miliardi di euro. Gli Stati Uniti sono, dunque, il primo Paese verso il quale maggiormente si dirigono i nostri investitori, seguiti dalla Francia, che vantava 2.168 imprese a partecipazione italiana nel 2009 sul proprio territorio. I punti di forza dell'imprese italiane negli USA sono quei segmenti qualificati e molto apprezzati del Made in Italy come abbigliamento, calzature, tessile, oltre che ai settori degli alimentari e la meccanica strumentale.
Il prossimo appuntamento di questo round trip attorno al mondo è previsto per mercoledì 12 dicembre, con un seminario sul Brasile: paese di grandi opportunità e grandi difficoltà, durante il quale verranno affrontati due grandi problemi del commercio con il Brasile: i pagamenti e le dogane.

Per maggiori informazioni potete prendere contatto con l'Ufficio Estero di Apindustria Vicenza - tel. 0444.232259.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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