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Per il “classico”… ad Arcugnano

Di Italo Francesco Baldo Mercoledi 31 Maggio 2017 alle 09:24 | 0 commenti

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Una piacevole sorpresa, come quella dello scorso anno, ci è stata regalata dal Comune di Arcugnano con l'impegno preciso del Sindaco Paolo Pellizzari e dei suoi collaboratori. Dopo l'Iliade, ecco l'Odissea il secondo grandissimo capolavoro della classicità greca che ha formato in più di 2500 anni generazioni di uomini e donne che nel poema hanno saputo creare e ricreare il proprio animo. Così Thema Teatro e la Corale "Le voci dei Berici" di Arcugnano e di Grisignano di Zocco e diversi altri artisti hanno fornito un compendio, esaustivo, del poema omerico che vede Odisseo (Ulisse) protagonista.

Attraverso disavventure e scoramenti alle fine l'eroe vedrà la sua patria e dovrà in essa ripristinare l'autorità, visto che i profittatori, esistono in ogni tempo hanno cercato di far man bassa dello Stato. Accanto al valore dello Stato quello della famiglia e tutto retto dalla positiva divinità. Emblema del viaggio di ogni tempo, di ogni uomo verso l'ignoto, ma con il desiderio di conoscere e saper vedere dentro di sé, l' Odissea è stata presentata con quel sapore classico che avvicina passato e presente, senza mai però prevaricare il testo classico, come è di moda, vecchia, più per far scalpore che non per capacità di originalità, che, come ben ha insegnato Giorgio Strehler e altri, non è frutto di phantasilosenden Vorstellungen (rappresentazioni prive di fantasia), ma di autentica capacità di lettura e rilettura, che soprattutto si conviene ai classici, che 1. sono tali perché si rileggono. Sono altresì 23. Una ricchezza; 3. Esercitano un'influenza indimenticabile, il pubblico ha mostrato grande attenzione e partecipazione; 4. sono continua scoperta anche quando vengono accompagnati dalla musica, come facevano gli aedi antichi; 5. Sono anche riscoperta ogni volta che ne sentiamo anche semplicemente parlare. 6. Il classico è un testo che non ha mai finito di dire quel che ha da dire e 7. portano su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o nel costume). Infatti, 8. Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso; tanto che 9. I classici sono testi che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti. Esercitano questi testi 120. La funzione di un talismano di fronte alle brutture del mondo e 11, non ti lascia indifferente perché dialoghi sempre con lui - il viaggio di Ulisse è il viaggio di ognuno di noi nella vita -. Non a caso la vera formazione 12. Avviene con i classici, oggi perduti nella scuola italiana a favore di progetti spesso troppo effimeri anche per riuscire semplicemente a menzionarli. Il classico 13. Invita a considerare l'attualità, senza ritenerla l'unico fondamento, ma sapendola ben collocare. Per questo le attualizzazioni dei classici sono quasi sempre fallimentari. Infine 14 il classico invita a comprendere la inconsistenza delle cose attuali spesso considerate come esiziali.

Certo questi punti, mutuati anche da quando ebbe a dire Italo Calvino possono non sempre essere così evidenti, ma essi agiscono dentro di noi e per questo è necessario che il classico sia continuamente riportato all'attenzione; in esso si racchiudono le nostre radici, senza le quali lo stesso albero della modernità cessa di esistere. Non a caso spesso la sperimentazione culturale ed in particolare quella teatrale non lascia che il tempo che trova, e soprattutto lo spreco di denaro...pubblico.

Così ad Arcugnano abbiamo avuto modo di vedere coniugato il passato e il moderno, nelle proposte del Coro e su tutte ha costantemente dominato quella recita di versi in greco antico di Francesco Dalla Riva, che ha portato gli spettatori a vivere il classico e il moderno con intelligente semplicità, frutto di grande lavoro degli attori (Daniele Berardi, Anna Farinello, Aristide Genovese, Francesca Marchiani, Piergiorgio Piccoli e Anna Zago), dell'orchestra, della voce del soprano Simonetta Baldin e del Coro "le Voci dei Berici", diretto da Michele Bettinelli.

Lunedì prossimo 5 giugno Odissea, seconda parte "La vendetta".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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