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Per i ristoratori di Confartigianato Vicenza il clinto va valorizzato non demonizzato

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Agosto 2014 alle 12:23 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Anche i Ristoratori di Confartigianato Vicenza, in riferimento alle recenti discussioni sorte nel panorama provinciale in relazione al vino Clinto e al suo utilizzo "improprio" a detta di alcuni, esprimono la loro opinione "a tutela di un prodotto che, essendo fortemente identitario della nostra cultura e patrimonio enogastronomico, merita di essere valorizzato anziché demonizzato".

A giudizio degli operatori della categoria, "premesso che è stato più volte dimostrato come tale vino non sia dannoso alla salute per il suo contenuto alcoolico", e al di là di "regolamenti che in passato hanno colpevolizzato tale vitigno, magari a favore di altre specie ancor meno autoctone", vale invece la pena di "sottolineare, da un punto di vista storico, che secoli addietro il Clinto poté apprezzarsi nel territorio veneto proprio per la sua grande capacità di adattarsi ai terreni poveri, determinando profitto per i contadini che allora lo coltivavano, trovando in esso il prodotto ideale per le esigenze familiari".
"Come artigiani del gusto, noi per primi sappiamo - proseguono i Ristoratori Confartigianato - quanto importante sia per la nostra cucina valorizzare il prodotto locale, quelle preziosità che rendono unica la cucina veneta e vicentina, una tendenza di riferimento per tutti gli chef: da qui la promozione delle tipicità e del loro singolo territorio di appartenenza, affinché si apprezzino non solo il gusto, ma anche la storia, le proprietà di coltivazione, la cultura in senso lato di un alimento. Lo dimostra l'utilizzo sapiente e variegato che del vino Clinto si fa nella ristorazione vicentina: basterebbe interpellare qualche nostro rinomato cuoco per capirne l'incredibile versatilità in cucina. Per questo manifestiamo solidarietà verso i nostri distillatori che sono stati sanzionati per l'utilizzo delle vinacce Clinto nelle loro grappe, ed esprimiamo perplessità su tali azioni: è davvero questo il male da debellare? È produttivo applicare norme arcaiche e contestate che, come effetto, generano danno al patrimonio enogastronomico? Non andrebbero forse concentrati gli sforzi su altri problemi, per esempio l'abusivismo dilagante anche nel nostro settore?".
In conclusione, spiega Christian Malinverni (ritratto in foto di copertina, ndr), presidente dei Ristoratori di Confartigianato Vicenza, "anche il nostro vuole essere un contributo per sollevare un movimento di opinione, al fianco di altri colleghi e associazioni . Di fronte al lavoro e alle risorse impegnate da molti per costruire un'immagine positiva del nostro territorio, si deve fare attenzione ad azioni che possono svalutare in un attimo la reputazione di una intera filiera, che va dai produttori ai ristoratori. Tenendo conto, inoltre, che ci stiamo avvicinando sempre più a un evento come l'Expo 2015, dedicato al tema dell'alimentazione e delle biodiversità: il mondo punterà gli occhi sul grande patrimonio enogastronomico italiano e sulla nostra cucina, dove ha davvero senso valorizzare ogni nostro prodotto di nicchia, che è motivo di successo e orgoglio per il nostro Paese".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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