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Da ieri sul portale del comune di Vicenza fa bella mostra la notizia del video promozionale che dovrebbe accogliere i turisti in arrivo agli aeroporti di Venezia e Treviso. Le immagini, proiettate sui promoschermi, dice il comune, dovranno stuzzicare l'attenzione di un pubblico potenziale rispetto al quale però l'amministrazione non svela cifre precise. Cifre che nemmeno vengono indicate anche in tema di costi dell'operazione affidata a icmovingchannel.tv in una col consorzio Vicenzaé.

E se il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci si dice entusiasta della iniziativa, rimane da capire come potrà prendere un pubblico solitamente attento, come quello dedito al turismo culturale, uno spot (titolo: Vicenza land of grace) in cui tra scorci della città e della provincia fanno capolino: un cielo della città animato da stelline digitali (improbabilissimo lo sfondo viola elettrico del teatro Olimpico); una ancor meno probabile sfera di fuoco in stile Megaloman - Playstation appiccicata sulla Verità svelata dal tempo di Tiepolo; un riferimento gradevole alle piccole dolomiti, ma nessuno ai colli berici che sono la cornice di Vicenza. Invece le immagini si soffermano in ripetizione a doppione sulla basilica Palladiana, sul faccione dorato della Madonna di monte Berico in abbinata col santuario. Riferimenti più densi al paesaggio, alla storia e alla tradizione enogastronomica e alla ospitalità: zero. Idem per il tema musicale (i nomi di Gigi Sella e Silvia Dalla Benetta tanto per rimanere local non dicono nulla?). Chissà se ristoratori e commercianti applaudiranno.
Il video, che dura una trentina di secondi, almeno per minutaggio e area merceologica, è confrontabile, per esempio, con la sintesi di un filmato più lungo preparata per conto dell'ente turistico della Bretagna in Francia. Le immagini dicono tutto. E fanno capire che dai francesi abbiamo ancora tanto da imparare.