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Pensieri in libertà su Variati: dalla mega Tac "in disgrazia" al dg Bortoli ai "servizi sociali"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 8 Luglio 2015 alle 00:41 | 0 commenti

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Achille Variati ha accelerato all'inverosimile pochi mesi fa sull'Alta Capacità, addirittura gabellandola per Tav fino a quando la nostra ostinata perseveranza nel darle il giusto nome e configurarne i limiti nell'immaginario collettivo lo ha convinto a lasciare solo nella menzogna interessata il giornale degli imprenditori di Vicenza, gli sponsor delle doppie stazioni e degli espropri megagalattici pronti a tuffarsi sui nuovi affari fatti di cemento e binari che avrebbero inferto il colpo mortale su quello che resta dell'ecosistema cittadino. 

Ora Variati sta costruendo il passo indietro (indietro per gli affaristi pro Lupi e loro stessi lupi, non per la città...) spinto dalla gente e, devo dirlo, dai suoi stessi dubbi, che, dopo le nostre iniziali e decise obiezioni supportate dalle altrettanto forti perplessità su numeri di favore costruiti dai lupi per l'ennesima ipotesi distruggi città, mi aveva confidato in via riservata ma che ora posso rivelare.

Il sindaco berico, presidente della provincia di Vicenza e di tutte le altre province d'Italia, che, prima di spegnersi, lo innalzeranno a un ruolo da protagonista nella politica nazionale, meritato da lui, bisogna dirlo, ben più che da alcune macchiette recenti, potrà approfittare per la marcia indiegro della fronda anti Tac che sta nascendo nel Pd, partito di cui spesso ignora le indicazioni ma che ora può fargli comodo, e potrà comunque giustificare l'iniziale tour de force imposto al Consiglio comunale per approvare una linea pro Tac anche col fatto che all'epoca comunque poteva convenire far inserire l'opera nel piano nazionale di quelle da portare avanti "tanto il tempo per riflettere e modificare piani e modalità di avanzamento degli stessi ci sarebbe stato", ci mormorano nei corridoi di Palazzo Trissino e non solo nei pianerottoli del Partito democratico (Pavan smentise ma anche no...).

Se la partita di Variati su una "cosuccia" come la Tac ne dimostra le doti  di "adattabilità" (trasformismo?; ascolto dei cittadini?; autocritica?...) ci fanno sorridere le critiche abbozzate oggi e che leggeremo domani di sicuro alla nomina alla direzione dei servizi sociali ed abitativi dell'architetto Antonio Bortoli, non perchè non sia particolarmente noto per chiari meriti organizzativi a Palazzo Trissino e dove già ha lavorato, ma perchè è "colpevole" di essere sotto inchiesta per il caso Borgo Berga anche se da sempre è difeso esplicitamente dal sindaco. Pensate solo, e intanto, che le critiche "etiche" arrivano da media che si beano delle firme di condannati per tangentopoli e arriveranno su media che sono finanziati dal mondo dei condannati (imprenditori e politici) per Mose, Expo e chi più ne ha più ne metta.

Ricordato che la nomina ai "servizi sociali" a Bortoli (scherzo da legge del contrappasso per il dg non rinviato a giudizio ma condannato da tempo come arrogante dai dipendenti...?) è stata attribuita solo fino al 31 ottobre 2015, è chiaro che Variati, circondato da dirigenti e aspiranti tali non proprio indenni ultimamente da critiche ed errori (Pretto, Rosini, Tirapelle, Carli, Fichera, ...), se avesse scelto definitivamente uno di questi sarebbe stato subissato da critiche ancora più pesanti da parte di chi la malafede la usa col setaccio (stavolta sì, l'altra no).

Qualcuno provi, poi, a chiedersi se magari il presidente della Provincia non stia valutando qualche dirigente in via di taglio a Palazzo Nievo per recuperarne la professionalià... e non pagarla solo con pensioni a carico della comunità.

Del sindaco pigliatutto di Vicenza (a lui di certo piacerebbe essere definito "asso" pigliatutto) tutto, quindi, si può, e si deve, criticare ma non certo il fiuto per la tempistica nelle decisioni, intere e... mezze.

Quelle sulla Tac (tutta e subito prima, fermi tutti ora) e sul dirigente dei servizi sociali (grande fiducia in Bortoli ora, di fatto per tre mesi...).

D'atronde Achille Variati  è un prode, ma il suo tallone ce l'ha.

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Achille Variati, Servizi sociali, Antonio Bortoli, Tac

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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