Pellicce. Animalisti smascherati dagli allevatori e smentiti dal mercato
Giovedi 10 Marzo 2011 alle 12:08 | 8 commenti
Federfauna - Gli allevatori danesi: "animalisti diffondono immagini manipolate", taglia sui colpevoli. Nel 2009 in Norvegia la truffa venne scoperta facendo l'esame del DNA. Il mercato: il Mifur di Milano strapieno di clienti, ad Hong Kong oltre il 50% in piu' rispetto all'anno scorso. FederFauna: bene per l'economia e anche per gli animali.
Gli animali da pelliccia non rischiano certo l'estinzione: l'aumento di richiesta di capi in pelliccia dell'ultimo periodo e tecniche di allevamento sempre piu' rispettose del benessere animale, garantiranno loro un futuro roseo. Nei quattro giorni della Hong Kong International Fur & Fashion Fair 2011, conclusasi il 28 febbraio all'Hong Kong Convention and Exhibition Centre, si e' registrato un aumento delle ordinazioni che lascia a bocca aperta: oltre il 50% in piu' rispetto all'anno scorso. Sono accorsi all'evento oltre 7.200 compratori da tutto il mondo con un incremento del 29%, e gli espositori hanno raccolto ordini per 233 milioni di dollari. Ieri a Milano si e' concluso il Mifur, salone della pellicceria e della pelle, e sebbene non siano ancora pubblici i dati d'affluenza, si parla gia' di un grande successo. Un espositore gia' martedi' raccontava: "oggi era strapieno di clienti e le previsioni sembrano addirittura piu' rosee di Hong Kong. A questa fiera non ho mai visto cosi tanti stranieri specie russi e asiatici". La richiesta di materia prima e' sempre piu' orientata verso pellicce di qualita', quindi prodotte da animali sani e che godono di una buona qualita' di vita. Ovviamente non la pensano cosi' gli animalisti o forse vogliono solo che non la pensi cosi' la gente, cosi', in concomitanza con le due manifestazioni, si sono dati un gran da fare inscenando manifestazioni (di poche decine di persone) e diramando comunicati e documenti. In particolare aveva destato un certo scalpore, perlomeno qui in Italia, un comunicato della Lav che recitava: "la Lav diffonde in Italia nuove raccapriccianti immagini che mostrano le reali e drammatiche condizioni di detenzione in cui sono allevati gli animali, specialmente visoni e volpi, nel Nord Europa". Al comunicato era allegato un video denuncia dell'associazione animalista Anima, riguardante una "investigazione" che avrebbe interessato 26 allevamenti di visoni e uno di volpi in Danimarca. La Danish Fur Breeders Association, pero', spiega che i registri d'allevamento, conservati da alcuni allevatori, dimostrano che e' alquanto insolito il numero di lesioni e l'elevato tasso di mortalita' riscontrato, alla data in cui gli animalisti dichiarano di aver registrato le immagini e che, vista anche la "lunga tradizione di manipolare le immagini" degli animalisti, le immagini del CD sugli allevamenti danesi sono solo "una messa in scena". Nel 2009 in Norvegia, ricordano gli allevatori danesi, la truffa venne scoperta facendo l'esame del DNA: quello del sangue trovato sulle gabbie forzate dagli animalisti per fare i loro filmati, non era compatibile con quello degli altri animali dell'allevamento, quindi gli animali in cattive condizioni dei filmati provenivano da chissa' dove ed erano stati messi li' appositamente. Forse, chissa', magari erano stati ridotti in quel modo proprio dagli stessi animalisti, solo per fare le riprese. Ipotesi considerata veritiera anche da Teresa Platt, direttore della American Fur Breeders Association, che lamenta come alcuni media elogino gli attivisti, sostenendo che documentino la crudelta' sugli animali, ma che in genere non siano mai in grado di spiegare i dettagli sull'accaduto: dove, quando, chi fosse coinvolto. Spiega la Platt: "Spesso non e' possibile ottenere queste informazioni per la semplice ragione che sono le stesse persone che pretendono di documentare la crudelta' a metterla in scena." Anche in questo caso, aggiungono i rappresentanti della Danish Fur Breeders Association, l'associazione animalista Anima sostiene di avere ricevuto il materiale in una busta anonima da un presunto attivista svedese, ma si deve essere molto piu' che ingenui per credere che Anima non conosca gli autori. Per questo motivo gli allevatori danesi hanno deciso di istituire un premio di DKK 500.000 per chi fornisca informazioni che conducano alla individuazione e alla successiva condanna degli autori delle intrusioni e delle immagini manipolate. E meno male che nel comunicato Lav, Simone Pavesi, responsabile nazionale Lav Settore Pellicce, diceva che "Il Mi-Fur e' il salone della vergogna e dell'ipocrisia"!...
Per le tutte news: http://www.federfauna.org/lista.php
Esso induce un'unica sensazione, grazie all'accostamento di sensazionalistici dati di mercato (trend in forte crescita) con azioni di pseudo-contraffazioni animaliste: le seconde (citate ma non supportate da prove concrete) paiono inserite ad hoc per ridicolizzare e distruggere, in modo alquanto goffo, i pochi (pochi? ma così pare emergere dall'articolo) che, per propria coscienza, sono contrari alla mercificazione della vita animale per uso-pelliccia. Toni trionfalistici (nella descrizione delle fiere specialistiche) e toni grotteschi accostati per un unico scopo. Il "pezzo" non lascia alcun dubbio circa l'orientamento del giornalista sin dalla sua apertura: "Gli animali da pelliccia non rischiano certo l'estinzione: l'aumento di richiesta di capi in pelliccia dell'ultimo periodo e tecniche di allevamento sempre piu' rispettose del benessere animale, garantiranno loro un futuro roseo". Alla faccia ! Futuro roseo sarebbe una vita in gabbia, che ha termine con la morte per l'asportazione della pelliccia ?? Fantastico, veramente idilliaco !!!
P.s.: ma il sedicente giornalista, sa scrivere oppure no ?? Io propenderei per la seconda ipotesi...
Pare di essere di fronte a un articolo della "Pravda" negli anni della cortina di ferro... mah !
il maltrattamento di animali e' reato anche nei paesi scandinavi..... e allora perche' non hanno consegnato il filmato alla magistratura formulando nomi e cognomi degli allevatori colpevoli dei reati??
e comunque ....confondere il maltrattamento con l' allevamento e fare di ogni erba un fascio e' una mistificazione, come dire che siccome Hitler era cristiano, i cristiani sono nazisti (cosa assurda).
Il sospetto che si tratti di pura e semplice propaganda per colpire gente che ragiona in modo "televisivo" mi pare -quantomeno- legittimo.
Redazione VicenzaPiù
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.