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Superstrada Pedemontana Veneta, l'indipendentista Antonio Guadagnini: "è un'opera necessaria"

Di Note ufficiali Giovedi 9 Agosto 2018 alle 17:22 | 0 commenti

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“Ho depositato una mozione in cui ribadisco come “la Pedemontana veneta deve essere completata in quanto è un’opera necessaria per il Veneto di oggi e di domani. È infatti la strada che collega tutto il cosiddetto ‘Venice Manufacturing District’, il quale ha una popolazione di 1.200.000 abitanti, 430.000 addetti, 200.000 dei quali lavorano nella manifattura”. Le parole - affidate ad una nota - sono del consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto).

Il quale spiega che “nel territorio che occupa la fascia pedemontana veneta, che si estende da Arzignano- Montecchio fino a Conegliano, sono presenti Distretti industriali tra i più performanti al mondo: da quello della concia di Arzignano, a quello tessile di Schio-Valdagno, la meccanica di precisione dall’alto vicentino, lo sport- system di Montebelluna, (dove è sbarcata persino la Nike per fare le scarpe di Ronaldo), il distretto del mobile del quartier del Piave e quello di Motta di Livenza, la inox valley di Conegliano, fino al Distretto dell’occhialeria bellunese. Pensare che tali industrie siano costrette oggi ad avvalersi delle stesse infrastrutture esistenti quando ci si muoveva col calesse è demenziale”. 

“La Superstrada Pedemontana veneta è un’opera strategica che va completata – continua Guadagnini -  comprese tutte le opere complementari necessarie. Per capirlo non occorre essere dei luminari della pianificazione urbanistica, basta essere un comune automobilista dotato di un po’ di vista e di tantissimo tempo, il quale si trova a percorrere le arterie che oggi sono le alternative”. 

“Il problema fondamentale della Pedemontana è che costa troppo – osserva il consigliere regionale -  il Project Financing è troppo oneroso per la Regione Veneto, la quale è stata costretta a imporre pedaggi elevati per finanziarla. Con la conseguenza, ad esempio, che l’arteria non è sufficientemente competitiva rispetto alla A4. La Pedemontana Veneta è stata dichiarata dallo stato ‘opera di interesse nazionale’, ciò significa che dovrebbe essere lo Stato a finanziarla”.

“A questo punto ciò diventa difficile – prosegue il capogruppo di Siamo Veneto in Consiglio regionale -  ma chiedo che, almeno, lo Stato non imponga ai veneti non solo di pagarla, ma addirittura di assumersi anche l’onere delle tasse. Non è accettabile che lo Stato non solo non la finanzi, ma che addirittura ci guadagni. In effetti, per come è concepito il contratto oggi, la Regione dovrà versare quasi 3 miliardi di imposte dirette, ed è ancora aperta la partita dell’Iva, quindi ci sono in ballo altri 2 miliardi. È accettabile che lo Stato guadagni, nella peggiore delle ipotesi, 5 miliardi di euro dalla costruzione di un’opera che invece dovrebbe pagare esso stesso? Non è accettabile che i veneti siano costretti a versare tasse per sostenere un’opera definita dallo Stato di ‘interesse nazionale’”. 

“Se venisse sterilizzato il costo delle tasse – propone Guadagnini -  la Regione potrebbe ridurre fino a un terzo il costo del pedaggio, rendendo l’utilizzo della strada molto più conveniente. In questo modo, essa diventerebbe veramente competitiva anche rispetto alla A4 e ciò  aumenterebbe certamente i flussi e i pedaggi. Sarebbe giusto imporre ai veneti gli attuali pedaggi della Pedemontana, sapendo che fino a un terzo di tale costo è rappresentato da imposte? Il governo in carica ha la sensibilità per capire queste cose”.

“Per le ragioni sopra evidenziate – conclude Antonio Guadagnini - ho chiesto che il Consiglio regionale del Veneto chieda al Presidente della Giunta di farsi promotore presso il Governo nazionale di una proposta di sterilizzazione e/o di annullamento dell’impatto fiscale sull’opera”.

Leggi tutti gli articoli su: Pedemontana Veneta, Antonio Guadagnini, Spv, Siamo Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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