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Pedemontana, Organizzazione Aggregata Terre del Piave TV-BL: "opera devastante"

Di Note ufficiali Martedi 14 Novembre 2017 alle 18:38 | 0 commenti

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Riceviamo dall'Organizzazione Aggregata WWF Terre del Piave TV-BL e pubblichiamo questa nota ufficiale riguardo ad un sit in che si terrà sabato 18 novembre dalle ore 11.30  a Castelgomberto per dire no alla Pedemontana, seguito da una conferenza stampa e da una visita guidata al cantiere e al torrente Poscola a difesa dell'ambiente, della legalità e della salute di tutti: "Ambienti di questo tipo, sempre più rari a causa della diffusa antropizzazione, rappresentano un'insostituibile fonte di biodiversità animale e vegetale."

 


"Pertanto - continua la nota - sono meritevoli di tutela e di valorizzazione anche a fini educativi. Purtroppo la parte che ricade nel comune di Castelgomberto verrà in gran parte distrutta dal completamento di una zona industriale e il colpo di grazia potrebbe esser dato dall'eventuale passaggio dell'Autostrada Pedemontana Veneta" (D. Tomasi, A. Dal Lago, G. Caniglia: Le Poscole. Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 80, 2003). Le fosche previsioni degli autori sopra citati (Università di Padova, Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza), stanno diventando realtà: la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) ha fatto il suo ingresso nella valle del torrente Poscola (VI), ricca di risorgive e biodiversità, devastando un prezioso ecosistema, in parte ricadente in Rete Natura 2000 (SIC IT3220039 Biotopo Le Poscole), e come tale protetto dalle normative comunitarie, oltre che nazionali."

"L'11 settembre 2017 in quest'area - sottolinea e conclude il comunicato - è accaduto un fatto grave: è crollata la volta della galleria della SPV, coinvolgendo l'alveo del torrente Poscola e 40 metri di argine, che sono rovinati in basso, all'imbocco della lunga galleria stradale in costruzione Castelgomberto - Malo. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, per individuare le responsabilità. Nel frattempo, i periti incaricati hanno formulato l'ipotesi di spostare il torrente Poscola, per continuare i lavori in maggiore sicurezza. Tutto questo genera enorme stupore e preoccupazione per i seguenti motivi:

1) nei siti appartenenti a Rete Natura 2000 (ma anche nelle aree adiacenti) è obbligatorio rispettare la normativa di riferimento, che vieta qualsiasi opera che possa avere incidenze significative sui siti protetti: lo spostamento del torrente Poscola per far posto alla SPV appare perciò inammissibile.;

2) il recente crollo in galleria (che si aggiunge al precedente crollo in galleria verso Malo, un operaio morto, cantiere sotto sequestro nell'aprile 2016) è un'evidente espressione della fragilità e delle incongruenze relative alle valutazioni di impatto e di incidenza ambientale (VIA e VINCA), la cui funzione istituzionale sarebbe quella di garantire la sicurezza e la protezione ambientale, neutralizzando in anticipo scelte avventate. La magistratura dovrebbe perciò riesaminare le discusse procedure che hanno accompagnato l'iter della SPV, comprese le sbrigative approvazioni in regime commissariale di emergenza, e prendere i necessari provvedimenti;

3) non sono state rispettate le prescrizioni obbligatorie formulate a suo tempo dalla Commissione Speciale VIA e dal CIPE, che riguardavano in particolare le aree Natura 2000, le aree di pregio ambientale e le interferenze con la rete idrografica (con esplicito riferimento alla costruenda galleria Castelgomberto- Malo). Solo nell'habitat 6510 del sito protetto Le Poscole, sono stati occupati e stravolti almeno 16.870 mq, per esigenze di cantiere, già preventivate nella VINCA del 2014;

4) nella VINCA del 2014 (e in quella del 2012), alla fine si legge che "con ragionevole certezza scientifica si può escludere il verificarsi di effetti significativi sui siti della Rete Natura 2000": questa conclusione cozza duramente con le evidenze fattuali, che la smentiscono clamorosamente."

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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