Pedemontana e nucleare, la replica di Ciambetti
Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 20:13 | 0 commenti
riceviamo e pubblichiamo
Rispondo alla nota che Luca Matteazzi mi ha riservato nell'articolo "La Coerenza non è più una virtù", dove vengo preso come spunto per una serie di considerazioni sulle contraddizioni che caratterizzano parte del mondo politico vicentino. Il tema meriterebbe, per altro, maggiori approfondimenti. Un conto è il trasformismo che non mi riguarda: nella politica Vicentina ci sono casi emblematici che meriterebbero una analisi, diciamo a 360 gradi. Un altro conto, e anche questo non mi riguarda, è il maturare una nuova posizione e, di conseguenza, mutare idea: percorso più che legittimo. Un'altra possibilità è il restare saldamente coerenti alle proprie idee mentre la maggioranza della propria area politica sceglie un candidato fotocopia a quello dell'area avversa fregandosene altamente di coerenza, idee e progetti: Balzi potrebbe tenere una lezione. In tema di coerenza, dunque, non sarei solo, come del resto Matteazzi aveva fatto notare con onestà intellettuale, ma non sarei nemmeno il caso più eclatante e dirompente. Tuttavia le obiezioni che mi vengono mosse necessitano di precisazioni. Nucleare: ho detto, ripeto e ribadisco, che per quanto mi riguarda il Veneto non ha bisogno di centrali nucleari, sia perché, con la riconversione a carbone pulito della Centrale di Porto Tolle (che noi vogliamo), saremo autonomi nella produzione di energia elettrica e, di conseguenza, l'eventuale energia prodotta con il nucleare andrebbe esportata altrove con tutte le problematiche aggiuntive date dagli elettrodotti; da tempo sostegno la necessità di varare un piano energetico per il Veneto, dando spazio a forme di produzione integrative, come il fotovoltaico, o di generazione da biomasse, nonché attivando un percorso formativo e informativo nella cittadinanza sul risparmio energetico.
Questa posizione non è in contraddizione con quella espressa dal governo, il quale punta ad abbattere sia la dipendenza dalle forniture estere di fonti energetiche, sia di diminuire il costo della bolletta energetica, attualmente superiore del 30 per cento rispetto alla media europea: trovo legittimo che il governo proponga la soluzione del nucleare, come del resto stanno facendo Svezia, Polonia, Slovacchia, Gran Bretagna e Germania e non da ultimi anche gli Usa con Barak Obama, che ha finanziato la costruzione di due nuove centrali, le prime dopo trent'anni, a Burke in Georgia spiegando che una centrale nucleare inquina meno di altre fonti energetiche; trovo anche giusto che sulla scelta della localizzazione debba essere coinvolta la popolazione e ciò mi sembra una scelta importante. Sulla Pedemontana ha ragione Matteazzi quando nota che da sempre mi batto per la realizzazione di questa arteria che ritengo fondamentale per fluidificare il traffico; mi batto, anche, per il giusto riconoscimento dei prezzi di esproprio e non solo dei terreni adibiti a coltivazioni di prodotti di alta qualità , come appunto gli asparagi bianchi di Bassano. Per questo prodotto, il coltivatore espropriato dovrà effettuare forti investimenti in nuovi terreni se vorrà mantenere la qualità e la competitività di un prodotto che necessita di particolare attenzione e dunque non è giusto che un'opera pubblica penalizzi l'avviamento e il lavoro di anni; più in generale, è giusto che gli espropri vengano pagati correttamente a prezzi di mercato. Con ciò spero di aver chiarito, coerentemente, la mia posizione e le mie scelte che, ribadisco, non sono affatto strumentali o condizionate dalla scadenza elettorale, ma maturate nel tempo, e confortate da atti ed iniziative nei miei mandati amministrativi sia in Provinicia che in Regione Veneto.
Roberto Ciambetti
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