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Pdl, richiesta di dibattito: prostituzione a S. Lazzaro

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Gennaio 2011 alle 20:02 | 0 commenti

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Pdl  -  Richiesta di dibattito (a breve video intervista di oggi in Consiglio Comunale a Patrizia Barbieri)

L'odierna intervista del Sindaco sul drammatico problema della situazione di Viale S. Lazzaro ripropone una formula consolidata. Il Sindaco scarica ogni responsabilità, quasi non centrasse, da laborioso e pensoso analista dei problemi della città, credendo forse di essere un sociologo, si inventa ricette che altri devono eseguire.
INTERVISTA. Il sindaco Achille Variati fa appello ai deputati vicentini
«Sulla prostituzione il Governo ci dia leggi appropriate»

Come sempre è colpa di altri. Il Sindaco è innocente. I mali vengono dallo Stato, che non vede e non provvede.

Ma l'ottima giornalista incornicia anche la risposta al Sindaco.
Per bocca dell'arch. Fantin, Presidente degli urbanisti Veneti, spiega al Sindaco che :

"ci sono periferie da ripensare e ricostruire, e questo è un precipuo compito della amministrazione comunale, almeno come pianificazione."

Ed è quella che viviamo una occasione storica, grazie alla nuova legge regionale urbanistica il comune attraverso il piano degli interventi può pianificare e realizzare una periferia diversa, fatta di piazze, di "effetto città", di servizi diffusi.

Per cui alla abdicazione di responsabilità del Sindaco, che tutto spera da Roma, va sostituita la volontà e la capacità delle genti Venete di saper affrontare e risolvere i problemi.

Perché il problema di viale S. Lazzaro è prima di tutto URBANISTICO.

Servono idee, progetti e capacità di realizzazione.

Rottamare e poi ricostruire Occorre pensare al verde alle luci, ai pedoni e ai ciclisti
«C'è un presupposto dal quale partire: non si possono blindare aree di una città. E per un motivo molto semplice: la paura, a lungo andare, genera solamente paura. Per cui se si comincia ad avere la sensazione che viale S.Lazzaro non sia più sicuro aumenterà solamente il panico, la preoccupazione, senza produrre nulla di nuovo. Invece, servono interventi, anche urbanistici, immediati».
L'arch. Marina Fantin, vicentina, è il presidente degli urbanisti veneti. «Ormai bisogna entrare in una logica precisa: ci sono periferie che vanno ripensate, ricostruite».
Rottamate?
«È questo il termine che viene usato. Rottamare per offrire qualcosa di nuovo. Demolire per rifare con canoni urbanistici diversi rispetto a quelli di 50-60 anni fa. Quindi riprendiamo in mano la scarsa qualità urbanistica di quei complessi e riprogettiamoli con le nuove normative: per cui risparmio energetico, verde, servizi, spazi».
Un'operazione che richiede costi, tempo e anche una dose di coraggio?
Non possiamo non considerare che la città è cresciuta, e in alcune zone peggio di altre. Anche lo stesso utilizzo della città è stato modificato: centri commerciali al posto dei piccoli negozi, cemento al posto delle piazze e alberi dimezzati».
Quindi?
Diamo respiro, pensiamo alle piazze, ai luoghi di aggregazione, incentiviamo chi vuole ricostruire, offrendo prezzi diversi per chi vuole tornare per riaprire la vecchia bottega sotto il centro commerciale ripensato».
Viale San Lazzaro: tre interventi importanti
Il primo riguarda la gestione della viabilità pedonale e accanto ci metterei le piste ciclabili, oltre al verde.
Poi?
L'illuminazione pubblica:ci sono molte zone troppo buie che non possono che incentivare il degrado di qualunque natura sia.
Infine?
La visione d'insieme resta la parte più importante. Non esiste il viale di una città, esiste il capoluogo nel suo complesso da ridisegnare.
Certo, serve tempo, ma bisogna entrare in quest'ottica se vogliamo una città vivibile in tutti i suoi quartieri anche quelli periferici, altrimenti ci saranno sempre aree degradate con problemi di ordine pubblico. Bisogna cambiare l'architettura d'insieme. C.R.

Per sviluppare una riflessione sul tema, e dare un positivo apporto, richiediamo l'apertura di un dibattito consigliare sulla situazione in Viale S. Lazzaro e sulle azioni che il comune può e deve fare.

Maurizio Franzina, Francesco Rucco, Arrigo Abalti, Valerio Sorrentino, Gerardo Meridio


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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