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Pdl: documenti a go go per accordi con privati nella pianificazione territoriale ed urbanistica

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 22 Ottobre 2011 alle 12:09 | 0 commenti

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Valerio Sorrentino, Arrigo Abalti, Francesco Rucco, Gerardo Meridio, Consiglieri Comunali Pdl  - Interrogazione

Com'è noto, è in procinto di scadere il termine del 31 ottobre 2011, previsto per la presentazione delle domande, secondo la normativa di cui all' art. 6 della L.R. 11/2004, attraverso le quali il Comune , nella fase di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, potrà concludere accordi con soggetti privati, per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico. Il Comune di Vicenza ha previsto appunto che le proposte di accordo dovranno essere formulate entro il 31 ottobre 2011, secondo lo schema tipo predisposto dal Comune di Vicenza e corredate della documentazione necessaria a descrivere compiutamente l'oggetto dell'accordo e la fattibilità degli interventi previsti. Ebbene, se qualcuno avesse la pazienza di andare a leggere l'elenco della documentazione necessaria, resterebbe a dir poco sconcertato.

Crediamo opportuno riportare i suddetti incombenti , ciò a solo scopo indicativo e senza aver nessuna pretesa che quanto segue venga letto:

a)    indicazione e dati individuativi della Ditta e dimostrazione della piena disponibilità degli Immobili sui quali viene formulata la proposta;

b)   individuazione degli ambiti di intervento su stralcio tav. 4 del PAT in scala 1:10.000, su PRG/PI vigente in scala 1:5000  e su planimetria catastale in scala 1:2.000;

c)    documentazione fotografica con planimetria indicante i punti di ripresa;

d)   rilievo topografico di dettaglio dell’area oggetto di accordo esteso alle aree circostanti significative, con particolare attenzione alla rappresentazione degli edifici, dei manufatti, del patrimonio arboreo, dei vincoli e delle servitù presenti, nonché delle reti tecnologiche e sopra e sottoservizi;

e)    relazione tecnica contenente:

-       l’analisi della pianificazione comunale con particolare riferimento al PAT  e ad eventuali piani di settore;

-       l’analisi della pianificazione sovracomunale (quali ad esempio il PTCP e il Piano di Assetto Idrogeologico - P.A.I., etc.);

-       l’analisi dei vincoli presenti;

-       la descrizione urbanistica ed edilizia esistente e dell’intervento di progetto con la contestualizzazione con l’immediato intorno e con il contesto territoriale e il quadro degli interventi in corso e pianificati nell’area dove si inserisce;

-       la tabella dei dati di progetto (superficie territoriale, superficie utile, superficie coperta, altezze, destinazioni, ecc.);

-       la sintesi dello studio di impatto sulla mobilità nei casi previsti dal regolamento viario (intesa come insieme di tutte le componenti: traffico privato/viabilità, trasporto pubblico, bici, pedone) di cui al successivo punto n), riportante l’analisi dell’esistente, il traffico aggiuntivo indotto dall’insediamento e le proposte di intervento per la compensazione degli effetti provocati sulla mobilità, nonché le correlazione tra l’analisi sulla mobilità e le scelte urbanistiche effettuate;

-       lo stato delle eventuali procedure di bonifica in corso;

-       descrizione dei principali effetti sull’ambiente degli interventi proposti (sia positivi che negativi), con particolare riferimento alle matrici suolo, acqua e aria. La relazione dovrà evidenziare se l’intervento è soggetto alle procedure VIA ex LRV n.10/1999;

-       la sintesi dello studio di compatibilità idraulica, con relativa indicazione di eventuali interventi compensativi;

-       i costi di realizzazione degli interventi (demolizioni, bonifiche, urbanizzazioni, realizzazione degli edifici, valori delle aree in caso di cessioni o trasferimenti di proprietà) distinti tra pubblici e privati valutati sulla base del prezziario approvato ed aggiornato periodicamente dalla Regione Veneto ai sensi dell’art. 12, comma 2 della LR 27/2003;

-       la valutazione delle convenienze del programma proposto e la ripartizione dei benefici tra interesse pubblico e privato. Il quadro darà conto della comparazione delle convenienze economiche che rispettivamente realizzano il soggetto pubblico ed il soggetto privato a seguito dell’attuazione degli interventi secondo la metodologia fornita dal Comune;

f)    schema di assetto generale (masterplan) al fine di mostrare i rapporti tra l’intervento e la viabilità esistente, tra superficie coperta ed aree libere, con l’indicazione delle tipologie edilizie e dell’assetto delle aree destinate ai servizi di pertinenza dell’edificazione proposta, l’individuazione delle aree a standard e delle opere da realizzare e cedere all’Amministrazione Comunale;

g)    planimetria e profili quotati contenenti la dimostrazione del rispetto delle distanze (da strade, edifici, confini, aree pubbliche) estesa anche fuori ambito;

h)    profilo del terreno ante e post operam;

i)     principali profili longitudinali e trasversali degli interventi previsti;

j)     descrizione sommaria degli spazi scoperti sia pubblici che privati;

k)   sintesi delle principali caratteristiche infrastrutturali (strade, parcheggi, aree verdi, sottoservizi);

l)     ove necessario progetto planivolumetrico almeno in scala 1:500 con viste aree di inserimento ambientale;

l)        elaborato a dimostrazione della qualità delle soluzioni urbanistiche, architettoniche, tecnologiche ed ambientali con rispetto della normativa vigente in materia;

m)      indagine preliminare di caratterizzazione delle aree (matrici suolo e acqua) nel caso di siti potenzialmente inquinati (ad esempio sede di attività artigianali-industriali-commerciali, presenza di cisterne interrate ecc.) per verificare la situazione esistente e l’eventuale necessità di presentazione del piano di bonifica prima dell’attuazione degli interventi;

n)       studio di impatto sul sistema della mobilità nei casi previsti dal regolamento viario (inteso come insieme delle diverse componenti: traffico privato (auto, moto, veicoli leggeri, merci), trasporto pubblico (autobus urbano ed extraurbano e treno, se necessario), bicicletta, pedone, che si articola nei seguenti punti:

-          rappresentazione dello stato di fatto dell’offerta di mobilità nel settore interessato dall’intervento (rete stradale, sosta, linee di trasporto pubblico comprensiva di fermate, rete ciclabile e pedonale), e rappresentazione dei flussi di traffico esistenti nella viabilità principale nei momenti più significativi della giornata; la documentazione deve essere presentata mediante relazioni descrittive e tavole grafiche in scale adeguate;

-          valutazione d’impatto: stima della domanda di mobilità generata e attratta dall’insediamento per tutti i tipi di destinazione urbanistica, definizione dell’ambito di influenza dell’insediamento sul sistema della mobilità, valutazione degli effetti qualitativi e quantitativi sulla mobilità, valutazione funzionale degli effetti (flussi/capacità, analisi delle intersezioni, simulazioni mediante modelli statici e dinamici, nei casi più rilevanti); la documentazione deve essere presentata mediante relazioni descrittive e tavole grafiche in scale adeguate;

-          proposte di intervento per la compensazione degli effetti provocati sulla mobilità: eventuale descrizione delle alternative di progetto; descrizione del funzionamento interno all’ambito dell’insediamento dal punto di vista della mobilità e del funzionamento esterno all’ambito (almeno nei riguardi della viabilità principale), rappresentazione della nuova offerta di mobilità proposta in tutte le sue componenti e verifiche funzionali per la dimostrazione della sua capacità di assorbire il traffico indotto, anche mediante l’ausilio di modelli di simulazione (statici o dinamici); la documentazione deve essere presentata mediante relazioni descrittive e tavole grafiche in scale adeguate;

o)       valutazione d’incidenza ambientale ai sensi del DGR 3173 del 10 ottobre 2006 (o dichiarazione di non incidenza);

p)       altre eventuali indagini connesse alle specifiche caratteristiche della proposta;

q)        valutazione di Compatibilità Idraulica ai sensi del DGR 1322 del 10 maggio 2006, e successive modifiche o integrazioni,  completa di elaborati grafici e/o descrittivi della situazione idrogeologica ante e post intervento, con particolare riferimento al regime idraulico e ai criteri progettuali tesi a evitare inconvenienti dovuti alla nuova urbanizzazione;

r)        elaborato con l’indicazione delle aree oggetto di eventuale trasferimento di proprietà: planimetria e dimostrazione aree;

s)        cronoprogramma contenente: i tempi d’attuazione sia degli interventi di interesse pubblico sia di quelli privati (in ogni caso da attuare nei 5 anni di validità del PI);

 

 

Attenzione, non è finita: nella fase esecutiva, il privato dovrà produrre un'altra mole di documenti, che, per carità di Patria, qui non riportiamo .
E' opportuno sottolineare che reperire una simile documentazione non comporta soltanto un dispendio di energie e tempo eccezionali, ma costi significativi di parecchi decine di migliaia di euro, che non tutti sono in grado di sopportare.

Vi è quindi da chiedersi se non ci troviamo in presenza di uno di quei tipici casi in cui l'Amministrazione crea ad arte condizioni inaccessibili per evitare un'autentica partecipazione al concorso, a vantaggi di quei pochi che sono in grado di accedere.
A prescinder da questa considerazione, è evidente che ci troviamo in presenza di un esempio di cattiva, quasi bizantina, burocrazia, dannosa per il cittadino

Ciò premesso,


SI CHIEDE

1) Quali sono le ragioni concrete per cui si è ritenuto di costringere i privati a reperire una mole gigantesca di documenti, alcuni sicuramente superflui, perché l'Amministrazione possa concludere gli accordi per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico , ai sensi dell'art. 6 LR 11/2004

2) Se non si ritenga che le condizioni decise dal Comune siano un evidente esempio di cattiva e bizantina burocrazia

3) Se non si sia valutato che, imponendo simili ostacoli, si sarebbe limitato e scoraggiato l'accesso al concorso

4) Se tale limitazione corrisponda ad un interesse pubblico


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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