Pdl Costabissara: col sindaco Franco in 150 per Toniolo, Forte, Zorzato e Zanettin
Sabato 16 Febbraio 2013 alle 22:50 | 0 commenti
Pdl di Costabissara - Serata elettorale a sostegno delle liste del Pdl ieri a Costabissara con la presenza dei candidati al Senato Pierantonio Zanettin e Giovanni Maria Forte. A fare gli onori di casa la Sindaco Maria Cristina Franco e ad intervenire anche il vicepresidente della Regione del Veneto e vicecoordinatore regionale del partito Marino Zorzato e il consigliere regionale del territorio Costantino Toniolo.
Nella sala circa 150 persone tra cui il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero.
Dimezziamo gli stipendi dei Parlamentari, dimezziamone il loro numero e azzeriamo il finanziamento pubblico ai partiti: questi gli slogan sui volantini e i manifesti del Pdl del Veneto (www.pdlveneto.it ) ben presenti anche in sala, del centro civico.
Zorzato e Toniolo hanno ricordato il buon lavoro svolto dal Pdl all'interno della coalizione di governo in Regione: a partire in particolare dal Piano Casa che ha sicuramente aiutato a mantenere in vita il settore dell'edilizia e quello artigiano. Critiche sono state espresse nei confronti del Governo Monti per l'introduzione dell'IMU per nulla equa e per l'eredità della Tares sui rifiuti che entrerà in vigore tra qualche mese.
Giovanni Maria Forte, da amministratore locale ha puntato sullo sblocco del patto di stabilità che purtroppo viene applicato in modo miope anche alle amministrazioni virtuose e che le strangola assieme ai fornitori, alle ditte che hanno lavorato negli appalti. Altra importante riforma per Forte è quella del Catasto che va gestito dai comuni enti che sono più vicini al territorio.
Zanettin si è impegnato una volta eletto ("ha molte probabilità di farcela se tutti insieme facciamo quest'ultimo sforzo per il sorpasso!" hanno affermato Zorzato, Forte e Toniolo) a portare in aula la nota legge Zanettin sulle cause di ineleggibilità dei magistrati: un suo vecchio cavallo di battaglia che nella legislatura 2001-2006 fu approvata alla Camera ma non al Senato. "Tutto questo per evitare i casi eclatanti di Di Pietro e Ingroia", ha affermato l'avvocato vicentino. "In quella proposta introdussi una norma che impediva al magistrato che si fosse messo in politica di tornare a lavorare in una procura o in un tribunale sul territorio", ha affermato Zanettin, "ma che potesse rientrare al lavoro da dipendente statale solo nell'Avvocatura dello Stato".
Altre iniziative promesse da Zanettin per uscire dalla crisi sono le privatizzazioni: "Ci vuole a mio avviso una terapia choc! pertanto", ha concluso, "vedo inevitabile la privatizzazione di grandi enti/aziende pubbliche come la RAI, l'ENI e Finmeccanica. Inoltre si può fare ancora molto per valorizzare le proprietà immobiliari dello Stato".
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