PdCI: Si alla tassa sulle grandi ricchezze, no ai tagli ai servizi e alle pensioni
Venerdi 18 Novembre 2011 alle 01:04 | 0 commenti
PdCi Fds Vicenza - In Italia il 10% delle famiglie italiane possiede oltre il 45% della ricchezza totale (dati della Banca d’Italia riferiti a fine 2010). I numeri fotografano la realtà . Circa 2.400.000 famiglie possiedono oltre quattromila miliardi di euro in capitali immobili e finanziari. Se in Italia esistesse una tassa patrimoniale progressiva (mediamente pari all’1%) per tali ricchezze (come in paesi come la Francia) si potrebbero incassare circa 40 miliardi di euro ogni anno.
Inoltre, seguendo l’esempio di altri paesi europei come Germania e Regno Unito, si potrebbero fare accordi con il governo svizzero e incassare circa 20 miliardi di euro ogni anno tassando i capitali là nascosti dagli evasori fiscali nostrani.
Ma con questi numeri, come si può pensare che sia necessario colpire le pensioni e i salari dei lavoratori? Che sia necessario aumentare i ticket sanitari e ridurre i servizi sociali? Che sia necessario tagliare gli investimenti sulla scuola?
Noi comunisti siamo convinti che si possa e si debba agire con equità e giustiziaPrelevando il necessario dalle grandi ricchezze e non dai redditi dei cittadini onesti o dalle pensioni e dai servizi sociali. Una patrimoniale strutturale (e non "una tantum") permetterebbe di ottenere quanto necessario per la crescita del nostro paese.
Lega e PdL, in questi anni, hanno tagliato lo stato sociale, hanno penalizzato i lavoratori, hanno colpito le pensioni, hanno lasciato inalterate le grandi ricchezze (a partire da quella del loro capo Silvio Berlusconi).
I comunisti italiani chiedono di tassare progressivamente (a partire da una modesta aliquota dello 0,8%) i patrimoni che superano il milione di euro e che sono posseduti da una piccola minoranza di ricchi. La nostra è una semplice proposta di giustizia sociale nel totale rispetto della Costituzione che stabilisce (art. 53): “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributivaâ€.
E' una regola molto semplice: chi ha di più deve pagare di più.Accedi per inserire un commento
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