Pd vicentino, la gara per la segreteria tra due moderati sconosciuti ai più. Furlan e Spiller: corriamo da soli, niente correnti
Venerdi 30 Ottobre 2015 alle 22:10 | 0 commenti
Dopo l'assemblea di lunedì scorso sono due i nomi forti emersi per la segreteria cittadina del Partito Democratico: Alessandro Furlan e Cristiano Spiller. A loro le cronache aggiungono, nella corsa alla segreteria, anche i nomi di Giovanni Rolando e Luciano Prospero, che sembrano però troppo poco moderati per avere reali opportunità di vittoria. Furlan e Spiller sono invece due esponenti del partito che non guardano troppo a sinistra ma che sono anche poco conosciuti fuori dalla ristretta cerchia della politica attiva.
Abbiamo fatto una chiacchierata con ognuno, per capire se la candidatura è vera, se è riferibile ad una corrente precisa all'interno del partito, e cosa divide l'uno dall'altro.
"Mi sento assolutamente libero, potremmo dire fuori dal coro, fin dal 2003, quando sono stato candidato alla Circoscrizione 6" dice Alessandro Furlan, ex segretario del circolo 6 che le voci di corridoio definiscono come vicino alla ex segretaria cittadina Chiara Pavan e quindi di ispirazione "lettiana". "Con Chiara c'è sempre stato un buon rapporto, perché proveniamo dallo stesso circolo. Ma qualche giornale non ci ha azzeccato poi molto definendomi vicino o addirittura mandato da lei". Furlan ha ufficializzato la sua candidatura alla segreteria cittadina nel corso dell'assemblea degli iscritti tenutasi lunedì scorso. Ora i candidati dovranno presentare 20 firme in loro sostegno, raccolte in almeno 3 circoli, per andare alla ufficializzazione della candidatura l'11 novembre prossimo. Ma con quali proposte? "Dobbiamo rispolverare i nostri valori fondanti, essere più presenti sul territorio, al di là delle politiche del Governo, di cui apprezzo di più alcune cose e meno altre, costruendo un tessuto che ci leghi ai nostri elettori" dice Furlan. "Mi piace l'inclusione, spero che la mia candidatura sia di stimolo al partito. Penso comunque che si dovrà rinnovare profondamente il direttivo, con persone nuove e con la massima trasparenza, ognuno senza etichette di renziano, lettiano o bersaniano. Se fossi segretario comincerei a dialogare con le associazioni, con la società civile, con i sindacati. Tutto questo per non arrivare impreparati all'appuntamento delle elezioni amministrative del 2018". Furlan, ingegnere informatico che lavora nel campo del credito cooperativo, si dice convinto che il Pd a Vicenza sia rimasto un po' troppo nell'ombra: "Dobbiamo essere vicini al nostro sindaco, ma il partito deve anche essere più presente, sul territorio e sui media".
Anche Cristiano Spiller, che sulla stampa locale è stato dato vicino ai renziani, all'assessore Isabella Sala e alla sorella Alessandra, ex candidata alla segreteria cittadina, tiene a ribadire la propria autonomia: "Che io faccia la marionetta per qualcun altro è una vera e propria cattiveria. Sono nel partito da 6 anni, chi mi ha conosciuto può testimoniare che ho sempre parlato per conto mio. Mi hanno presentato come il candidato delle sorelle Sala, ma non so neppure se Isabella sappia chi sono. Certo, due anni fa ho sostenuto la candidatura di Alessandra Sala, ma la scelta era stata fatta in base ai programmi". Spiller, ex coordinatore del circolo 4, dice di aver però sempre sostenuto le scelte della segretaria cittadina. "Non posso dire niente di male nè di Pavan, nè dell'amministrazione, nè del gruppo consiliare. Forse è mancato il collegamento tra partito e gruppo consiliare. In ogni caso nè Pavan nè Menegozzo (segretario provinciale PD n.d.r.) avevano responsabilità nella sconfitta alle regionali". Ma a chi lo definisce come il candidato renziano cosa risponde? "Abbiamo un Governo che sta lavorando, al contrario del 2013 quando non avevamo prospettive solide. Renzi ha dato una stabilità che è servita al Paese. Comunque in un partito non possono mancare visioni anche diverse, il nostro dev'essere un partito plurale, anche se in alcuni casi con le divisioni si è andati oltre".
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