PCdI Veneto e il discorso di Gisy: "c'è necessità di una rivoluzione europea"
Lunedi 24 Agosto 2015 alle 15:01 | 0 commenti
Nota di Giorgio Langella (PCdI - Veneto) sull'Europa che prende spunto da alcune frasi del discorso di Gisy al Bundestag (video)
Qualche giorno fa Gregor Gisy, capogruppo Die Linke al Bundestag, ha spiegato con estrema chiarezza cosa significa il “salvataggio†della Grecia.
Di fronte a queste dichiarazioni, non smentite né smentibili, la UE e la Germania appaiono per quello che realmente sono: organismi tendenti a ottenere il massimo profitto dalle crisi dei paesi più deboli.
Un atteggiamento colonialista che non ha nulla a che fare con l'idea di un'Europa realmente democratica e solidale che possa assicurare a tutti i popoli che la compongono pari dignità . Oggi non è così. L'Unione europea è un insieme di stati che non hanno più sovranità nazionale. Un'istituzione oligarchica che cura gli interessi soprattutto finanziari ed economici dei paesi più forti. Paesi che hanno avuto una storia tutt'altro che “virtuosa†(basti ricordare i generosi “tagli†fatti al debito tedesco al tempo della caduta del muro di Berlino). Così, mentre un'informazione di regime ci spiegava le “malefatte†dei greci e ci raccontava, barando non poco, delle “baby pensioni†elleniche e delle “riforme†(leggi macelleria sociale) che il governo greco doveva fare per adeguarsi agli standard europei, mentre i governi sedicenti progressisti con in testa quello italiano dell'imbelle Renzi non fornivano alcun supporto al popolo greco durante le trattative ma dimostravano la loro sudditanza verso il “più forteâ€, mentre le banche bavaresi salvavano dal fallimento quella Carinzia dove nostri “bravi imprenditori†veneti delocalizzano le produzioni per pagare meno tasse creando maggiore disoccupazione qui da noi, mentre l'Europa dava miliardi di euro al governo filonazista ucraino di Kiev impegnato a massacrare i popoli delle regioni del Donbass e di Lugansk, ci si preparava a divorare la Grecia imponendo privatizzazioni a prezzi stracciati e togliendo qualsiasi residuo di democrazia e di sovranità al popolo greco.
Di fronte all'atteggiamento di stampo colonialista e imperialista tenuto da tutti i governi della UE il governo ellenico, rimasto in assoluto isolamento, non ha potuto e, forse, neppure voluto opporsi in maniera adeguata. In Grecia si è dimesso il governo e molto probabilmente ci saranno, tra qualche settimana, nuove elezioni, ma quello che resta è che chi le vincerà sarà a capo di una colonia, un protettorato sotto tutela del potere finanziario, senza sovranità nazionale né possibilità di riscatto.
L'Unione europea, com'è oggi, è formata da organismi che rispondono allo strapotere economico e finanziario di strutture antidemocratiche che non sono state elette da nessuno. Il parlamento europeo è un paravento spesso inutile. Senza populismi o demagogie si può affermare che è necessaria una vera e propria rivoluzione che permetta di abbattere i poteri dominanti e costruire una Unione Europea dove non sia solo la “moneta unica†a dettare legge ma dove (come recita l'articolo 3 della nostra Costituzione oggi umiliata dal vincolo del pareggio di bilancio) tutti i cittadini abbiano pari dignità sociale e siano eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Una vera democrazia che abbia il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale dell'Europa e dei paesi che la compongono.
Intervento al Bundestag di Gregor Gisy (capogruppo Die Linke) del 18 agosto 2015
A proposito, signor Shauble, ho letto che 14 redditizi aeroporti locali greci devono essere venduti alla compagnia tedesca Fraport, cioè un'azienda a maggioranza pubblica tedesca. Quindi stiamo parlando della privatizzazione di una proprietà pubblica greca a beneficio di una proprietà pubblica tedesca. E il seguito è ancora più “particolareâ€. Infatti il prezzo è meravigliosamente basso. In questo modo il governo greco non potrà mai realizzare i 50 miliardi da lei previsti con le privatizzazioni. Il quinto punto è difficile da credere ma è la verità . Il governo greco non è autorizzato a licenziare o assumere nessun direttore di banca, nessun manager di banca. Le istituzioni europee sono responsabili di questo. Come pensate si possa combattere la corruzione in questo modo? È una enorme limitazione della sovranità greca. E il massimo è che il governo greco non potrà discutere pubblicamente una proposta di legge e tanto meno farla introdurre dal parlamento. Questo sta distruggendo la democrazia parlamentare. Noi non possiamo collaborare a qualcosa del genere. Ad oggi la Germania non ha pagato un singolo euro alla Grecia da quando la crisi è iniziata. Questo è necessario ripeterlo più e più volte.
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