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Patto per Vicenza: lo propongono Belluscio, Giulianati, Alifuoco e Adriano Verlato

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 16 Ottobre 2012 alle 21:23 | 1 commenti

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Caro Direttore, allego il documento del Patto per Vicenza che è stato distribuito stamattina. Ha presentato il documento il coordinatore del Patto Alessandro Belluscio. Poi sono intervenuti, ed hanno riposto alle domande, Mario Giulianati, Ubaldo Alifuoco e Adriano Verlato. Le iniziative pubbliche alle quali stiamo lavorando riguardano un'analisi dell Gruppo AIM, la situazione economica vicentina con riferimento particolare al lavoro. Seguiranno più avanti iniziative sui temi del territorio (urbanistica, ambiente, ecc.) e della sicurezza e accoglienza (foto d'archivio con Giulianati e Alifuoco).
Ubaldo Alifuoco, Patto per Vicenza

"PATTO PER VICENZA"

Tre anni fa, due associazioni di cultura politica (Vicenza Riformista e Impegno per Vicenza) proposero alla Città un PATTO PER VICENZA, finalizzato a creare un clima politico di normale competizione ma anche di collaborazione, su un minimo di punti condivisi, per il bene della comunità vicentina.

L'idea prese spunto dal riconoscimento che era giunto il momento di chiudere la profonda lacerazione creata nella Città dalla cattiva gestione della vicenda Dal Molin, prendendo atto che la decisione governativa era irreversibile e sollecitando l'Amministrazione comunale a operare per una pacificazione della città chiedendo al Governo di aprire un tavolo per concordare le compensazioni.

Di fatto, questa proposta fu accolta poco dopo, tanto che L'Amministrazione Comunale, rivedendo la precedente posizione, sottoscrisse un Protocollo d'intesa firmato dai ministeri competenti in cui si riconosceva la validità di tutti gli atti compiuti dal Governo sulla decisione di destinare l'area dell'ex aeroporto militare ad una nuova caserma americana. Riconoscimento che consentiva, finalmente (dopo anni persi a causa della strumentale contrapposizione e, in massima parte, irrecuperabili), di aprire il tavolo delle compensazioni per ottenere alcune contropartite utili a Vicenza.

Il Patto per Vicenza aveva suggerito di trovare momenti di totale collaborazione anche tra forze politiche differenti, sperimentato un metodo trasversale che prescindeva dal sistema dei partiti, per fare fronte comune nella trattativa con i Governi centrale e regionale. Realizzando una unità della Città che avrebbe costituito un indiscutibile punto di forza rispetto alla consueta frammentazione.

Questa proposta di Patto nasceva dalla pratica constatazione, oggi largamente condivisa, che i partiti si sono progressivamente svuotati delle loro funzioni costituzionali (formazione e selezione dei gruppi dirigenti, elaborazione dei programmi e delle soluzioni ai problemi sociali, raccolta del consenso) con una progressiva degenerazione, anche corruttiva, che si constata quotidianamente. Questa metamorfosi negativa ha aumentato in modo esponenziale il conflitto, fino a determinare condizioni costanti di scontro su tutto, e quindi indebolendo o addirittura annullando il prestigio della politica.

Il Patto ritiene che, a cominciare dai livelli locali, sia urgente avviare percorsi di collaborazione per risolvere realmente i problemi della città. Lo schema destra-sinistra-centro, se applicato in modo ottuso, impedisce qualsiasi dialogo e confronto tra le persone e, tra l''altro, non rappresenta più lo spirito di una collettività che si attende da tutti soluzioni rapide ed efficienti.

Per questi motivi, i protagonisti del Patto per Vicenza hanno proposto di costituire una sede in cui ci si potesse confrontare tra tutte le componenti politiche e non politiche che operano in città, senza settarismi, senza esclusioni pregiudiziali e schemi precostituiti, al solo fine di risolvere i problemi della città

Il Patto, con le sue prossime iniziative, intende elaborare proposte concrete, anche da posizioni critiche in modo aperto e non spinto dalla logica della politica come scontro tra nemici.

Il Patto auspica un'amministrazione aperta al dialogo e una opposizione che non si opponga su tutto pregiudizialmente, ma che eserciti realmente il proprio importante ruolo di controllo. In questo schema, maggiorana e minoranza non sono sempre in guerra ma sono avversari che si rispettano e che, pur partendo da proposte differenti, possono condividere posizioni su temi importanti per l'interesse della nostra comunità.

La politica non può essere una guerra costante su tutto, i partiti non debbono essere solo distributori di incarichi, e l'impegno per migliorare questo paese deve essere comune su temi vitali come la lotta contro la corruzione, lo spreco di risorse, i costi della politica, la struttura pletorica delle istituzioni che paralizza l'iter delle decisioni e provoca danni pesantissimi alle attività produttive e, di conseguenza, all'economia e al lavoro.

Per dare concretezza a questo lavoro, abbiamo previsto di realizzare alcuni primi approfondimenti su aspetti che riteniamo prioritari per lo sviluppo economico e sociale di Vicenza. Essi verranno annunciati di volta in volta e riguarderanno: lo stato dell'economia vicentina e in particolare le opportunità occupazionali dei giovani, la situazione del gruppo di società di proprietà comunale che fa capo ad AIM, l'energia-salute, il tema della bellezza della città.

Il Coordinatore
Alessandro Belluscio

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Commenti

enzo-vi
Inviato Mercoledi 17 Ottobre 2012 alle 18:43

In una città, soffocata dall'immagine dell'uscente Sindaco Superstar -preoccupato solo della sua rielezione- le vostre iniziative mi sembrano valide, perchè più vicine alle preoccupazioni della gente. In particolare proprio su AIM mantenuta strenuamente "in house", e perciò senza futuro, va rivista tutta la strategia aziendale. Mi piacerebbe conoscere anche la vostra valutazione sul Piano degli Interventi, che si presenta come uno strumento di "potere politico" lasciato alla discrezionalità di Variati, un atto antidemocratico. -enzo corani-
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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