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Patto di stabilità. Ciambetti: fissati i nuovi criteri, obiettivo è utilizzare tutte le risorse

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Settembre 2012 alle 12:18 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  Nell'ultima seduta della Giunta regionale, su proposta dell'assessore al bilancio Roberto Ciambetti, sono state approvate le delibere che fissano i criteri di accesso al patto di stabilità orizzontale e verticale per l'anno 2012. "Il nostro obiettivo primario nella determinazione delle regole e dei criteri - spiega Ciambetti - è stato quello di permettere a Province e Comuni di poter utilizzare tutte le risorse a disposizione".

"Il patto di stabilità non deve essere un ostacolo alla crescita, ma uno strumento che permette di aiutare le amministrazioni locali virtuose a pagare le imprese e garantire i servizi essenziali ai nostri cittadini."
Le due differenti tipologie di patto di stabilità permettono agli enti locali di aumentare la propria capacità di spesa attraverso la cessione di spazi finanziari.
Il patto di stabilità verticale permette alla Regione di cedere capacità di spesa a Comuni e Province che rispettano i seguenti criteri: il rispetto del patto di stabilità nell'anno 2011; l'utilizzo di almeno il 95% del plafond concesso con il patto regionale verticale per l'anno 2011; la non adesione al patto orizzontale nazionale o al patto orizzontale regionale in qualità di ente cedente quote di spazi finanziari. Il plafond degli spazi finanziari a disposizione sarà suddiviso con la seguente modalità: 60% ai Comuni e 40% alle Province. In caso di sovradimensionamento di uno dei due plafond - come si legge nella delibera - da distribuire rispetto alle richieste pervenute dalle Province e dai Comuni, il surplus verrà riversato al plafond sottodimensionato.
Con il patto di stabilità "orizzontale", invece, la Regione distribuisce agli Enti locali "richiedenti" la quota di plafond messa a disposizione da altri Enti locali "cedenti". I criteri fissati per l'accesso a questo plafond sono i seguenti: l'Ente che intende partecipare in qualità di Ente cedente non deve aver beneficiato di quote di spazi finanziari come Ente ricevente né con il "Patto Verticale Regionale Incentivato", né con il "Patto Verticale Regionale", né con il "Patto Orizzontale Nazionale"; l'Ente richiedente non deve aver partecipato come Ente cedente di quote di spazi finanziari al patto orizzontale nazionale. Il 50% del plafond a disposizione sarà distribuito alle Province e l'altro 50% ai Comuni. I criteri approvati con la delibera di Giunta stabiliscono, inoltre, che gli enti che acquisiscono spazi finanziari, sono tenuti a restituire la quota ricevuta attraverso una modifica peggiorativa del loro obiettivo per ciascun anno nel biennio successivo in ragione del 50% dell'importo acquisito. Agli enti, invece, che cedono spazi finanziari, è riconosciuta una modifica migliorativa del loro obiettivo per ciascun anno del biennio successivo in ragione del 50% dell'importo effettivamente utilizzato a beneficio di Enti Locali richiedenti.
I criteri di accesso, le modalità di riparto del plafond e il recupero degli spazi finanziari ceduti sono stati fissati nella conferenza permanente Regione - autonomie locali del 20 settembre, dove è stato stabilito che le domande devono pervenire agli uffici della Regione entro il 15 ottobre 2012.
"Con il patto di stabilità la Regione - conclude l'assessore Ciambetti - dimostra ancora una volta la propria volontà di fornire un aiuto concreto agli enti locali più vicini ai cittadini, come Province e Comuni, trasferendo capacità di spesa. Una visione innovativa che si fonda anche sulla capacità dei nostri enti locali di fare squadra e aiutarsi a vicenda, come dimostra il patto di stabilità orizzontale. In un momento difficoltà il Veneto come sempre si dimostra un modello virtuoso".
Entrambi i provvedimenti della Giunta devono passare ora in Consiglio Regionale per il parere della competente Commissione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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