Patto di stabilità. Caner: rompiamolo, i cortei non bastano ci mandino pure l'esercito
Mercoledi 20 Marzo 2013 alle 16:33 | 0 commenti
Federico Caner, capogruppo regionale Lega Nord - "L'unico modo di scioperare contro lo Stato immorale è rompere tutti assieme il Patto di Stabilità . Il corteo a Roma o la serrata dei municipi non servono più a nulla. Sono necessarie azioni estreme, politicamente trasversali: rompiamo il Patto, tutti assieme, e se Roma vuole ci mandi pure l'esercito".
Il capogruppo regionale della Lega e vicesegretario federale Federico Caner aderisce alle giuste proteste dei primi cittadini in rivolta contro il "furto" dello Stato ai danni dei Comuni, alla vigilia della manifestazione di Roma. "Noi lo diciamo da tempo e il governatore Zaia l'ha ribadito anche qualche giorno fa: rompere il Patto da parte di Regione, Province e Comuni sembra ormai un obbligo morale per pagare i fornitori e garantire servizi ai cittadini. Ma per cambiare le cose dobbiamo fare fronte unitario: i sindaci sono divenuti meri esattori per conto dello Stato, e la Regione ha in cassa oltre un miliardo di euro che non può toccare, trovandosi paralizzata nelle sue scelte di governo. Ora, o si cambia o si muore. E di fronte a una conclamata virtuosità amministrativa dei nostri Enti locali, il cambiamento può avvenire solo rompendo il Patto".
"Purtroppo ci troviamo in un momento di vuoto governativo - prosegue Caner - con una maggioranza inesistente al Senato anche a causa delle scelte dei Grillini, cui evidentemente poco importa del destino dei nostri Comuni e di dare risposte ai sindaci in crisi. La creazione di un Governo è indispensabile ad esempio per applicare la direttiva dell'UE che dà il via libera al pagamento dei debiti pregressi della PA al di fuori del Patto. La situazione deve sbloccarsi e urgentemente, altrimenti a noi amministratori locali non rimarrà altro da fare che ribellarci tutti assieme, senza distinzione di colore politico, allo Stato immorale e sforare i vincoli di Stabilità pur di garantire i servizi ai cittadini".
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