Patti chiari, amicizia furba
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 19:13 | 0 commenti
«Dalle regole basilari di convivenza nella nostra comunità socio-economica alla gestione di un budget personale, passando per lo sviluppo di un business plan imprenditoriale: sono molteplici gli spunti che PattiChiari insieme a Provincia di Vicenza e Cassa di Risparmio del Veneto (Cr Veneto) propone agli studenti delle scuole superiori vicentine. Si chiama "PattiChiari con l'economia", ed è un progetto di educazione finanziaria che entra a scuola attraverso programmi mirati e tutor messi a disposizione dalle banche. Con l'obiettivo non solo di imparare a gestire il proprio denaro, riflettendo sugli equilibri che caratterizzano l'economia mondiale e i riflessi a livello locale e famigliare, ma anche di trasformare i sogni in realtà , attraverso un approccio razionale e concreto ad un progetto di impresa». Ha usato queste parole la provincia di Vicenza per annunziare urbi et orbi il suo programma di educazione finanziaria rivolto alle scuole. Il dispaccio diffuso il 28 gennaio non lascia adito ad equivoci.
Lo stesso si può dire delle parole dell'assessore all'istruzione Morena Martini del Pdl: «Il divario tra la scuola e il lavoro è ancora il principale ostacolo ad un veloce e adeguato inserimento dei giovani una volta terminati gli studi... Il progetto "PattiChiari" contribuisce a colmare questo divario, per questo lo sosteniamo con convinzione dopo averlo positivamente sperimentato lo scorso anno. Ci auguriamo, anzi, che lo specifico concorso proposto dal progetto sia di stimolo per tanti giovani ad esperienze imprenditoriali, perchè si tornino ad osare e a credere nelle proprie idee e nel proprio talento, come hanno fatto i nostri padri e nostri nonni, per ricostruire il tessuto produttivo, oggi sofferente, che ha fatto la ricchezza del Veneto e dell'Italia». L'assessore Martini però dimentica, o finge di dimenticare, una perla del consorzio bancario "Patti Chiari". Sul suo sito infatti per mesi si consigliò di acquistare azioni Lehman Brothers sebbene la banca d'affari stesse colando a picco. Addirittura "Patti Chiari" continuò a dare suggerimenti di acquisto alcuni giorni dopo che il crac della compagnia aveva fatto il giro del mondo sulla stampa internazionale. Se il riscatto dei giovani veneti passa attraverso l'acquisto di titoli patacca allora siamo destinati alla bancarotta, morale prima che contabile. Il contesto però è ancora più preoccupante.
Permettendo alle banche di entrare senza filtri nelle scuole si rischia di instillare negli alunni una fiducia acritica nel sistema bancario che in questi mesi è stato il carnefice e non la vittima della polverizzazione del risparmio. Sarebbe come invitare tra i banchi un pusher per tenere lezioni di spaccio. Tanti potenziali correntisti e acquirenti di titoli spazzatura fanno gola ai promoter della finanza più o meno creativa, ma che li si faccia entrare anche a scuola lascia basiti. Viste le burrasche finanziarie degli ultimi anni non sarebbe stato più utile far parlare ai ragazzi personaggi come Beppe Scienza o Elio Lannutti? Personaggi che i maneggi bancari li portano alla luce piuttosto che renderli digeribili all'opinione pubblica.
Assessore Martini. "No Martini, no party".
Marco Milioni
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