Patrizia Bartelle di M5S denuncia il "concorso su misura" di Veneto Lavoro ma promette impegno anche su Pfas, femminicidio, fondi pubblici e Ipab
Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 21:37 | 0 commenti
La consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle, si legge in una nota del Consiglio Regionale del Veneto che pubblichiamo, ha presentato un'interrogazione a risposta immediata alla Giunta regionale "affinché faccia chiarezza in ordine ai concorsi indetti da ‘Veneto Lavoro', in particolare sul fatto che i nomi dei vincitori sarebbero stati noti sin da subito". "La questione - afferma l'esponente Pentastellata - se accertata dalla Giunta Zaia, oltre ad essere molto disdicevole per l'immagine stessa del Veneto, specie in un periodo di gravi difficoltà lavorative come l'attuale rischia di delegittimare ‘Veneto Lavoro', che ne dovrà rispondere nelle sedi opportune, e di rendere nulle le assunzioni a causa dei probabili esposti degli altri candidati che si dovessero ritenere danneggiati".
"Se tutto ciò dovesse essere accertato - conclude Patrizia Bartelle - e non, come adesso, restare nel campo di semplici ipotesi, rappresenterebbe un altro durissimo colpo per la gestione politica della Lega Nord in Veneto".
Nella stessa giornata la consigliera pentastellata fa il punto sul suo primo anno a Palazzo Ferro Fini, in cui spicca la battaglia per la sanità pubblica e in particolare per la difesa e la sopravvivenza del San Luca di Trecenta nel Polesine, che si confronta col "caso dell'Azienda zero" nata da poco, dice Bartelle, "per risparmiare e a cui già sembra che manchino diversi milioni per dare corso alle fusioni, la dice lunga sul modo di gestire un aspetto tanto delicato e fondamentale...".
La Bartelle, dopo aver ricordato anche i vari interventi in materia di servizi al pubblico (specie su rifiuti e acqua) senza dimenticare le battaglie ambientali come quelle condotte per il Parco del Delta, i ponti di barche o gli argini del grande fiume, fuori dal contesto polesano ha legato invece il suo nome, tra le altre cose, a due questioni nodali come i Pfas e il relativo allarme idrico legato alla salute pubblica nella fascia pedemontana veronese e vicentina e la salvaguardia del Parco regionale dei Colli Euganei.
Il 2017, invece, avrà tre priorità : "Vorrei dare il mio contributo di donna prima che di politico sul fronte dei femminicidi, vera e propria piaga sociale, a proposito di cui stiamo vagliando alcune idee per realizzare qualcosa di concreto sul fronte legislativo ed istituzionale che possa vedere magari il nostro Veneto capofila. In seconda battuta - prosegue la Bartelle - occorre concentrare le forze e fare quadrato contro la dispersione di fondi pubblici per la promozione della cultura: è il momento di arginare la politica degli interventi a poggia che denotano peraltro un'assenza di progettualità che denunciamo da tempo e di batterci per tavoli tecnici di coordinamento e la creazione di un soggetto capofila, un ente responsabile che possa pilotare e dirottare al meglio quella montagna di denaro. Terzo e ultimo, le Ipab, su cui prometto una lotta strenua e senza quartiere...".
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