Pat, Rebesani: "No alla commistione politica-affari"
Lunedi 28 Settembre 2009 alle 17:40 | 0 commenti
Il PAT si sta avvicinando e con esso cala la distanza tra affari e politica. Vediamo alcuni casi.
1)Non é di per sè obbligatorio il recepimento delle decisioni in materia urbanistica (varianti od altro) della amministrazione Hullweck nella misura in cui possono anticipare, in qualche modo, il PAT. A fronte di una nuova pianificazione del territorio comunale la giurisprudenza consente di rivedere -purché adeguatamente motivate- le decisioni non ancora concretizzatesi in edificazione. Si tratta di analizzare caso per caso e confrontarli con le linee e gli obbiettivi di pianificazione della amministrazione Variati. Ma non pare sia così, anzi c'é una lista di provvedimenti urbanistici del centrodestra che il centro-sinistra si appresta a convalidare, pur potendo non farlo.
Ad esempio, perché assumere acriticamente la decisione della gestione Hullweck di approvare una variante al p.r.g. che concede la mutazione di destinazione d'uso da agricolo a servizi per consentire agli USA di realizzare un parcheggio da 600 posti auto a Vicenza est, nei pressi della strada Pelosa? All'origine di questa operazione c'é un condono, rilascito dai soliti "amici degli amici" del centro destra, per opere di parcheggio realizzate prima di avere la concessione: la sanatoria é illegittima perché, come ha scritto la Regione Veneto, insiste su area vincolata. Il parcheggio é un'opera accessoria alla nuova base al Dal Molin a favore, fra l'altro, dei civili che verrebbero a Vicenza al seguito delle truppe assegnate alla nuova base.
Perché l'amministrazione Variati dovrebbe favorire l'insediamento di nuovi militari statunitensi al Dal Molin a tal punto di passar sopra certe irregolarità ? Non ci si può lamentare perché la base si sta facendo per scelte altrui (Governo, Regione, ecc.), come ha fatto recentemente il sindaco quasi fosse una tragica fatalità , se poi egli aiuta questo insediamento con atti concreti e positivi anche oltre la legge
Perché Variati non revoca, in sede di autotulela, il condono per le opere abusive del parcheggio? Perché tollera che il parcheggio sia già entrato in funzione da tempo, in barba a leggi e regolamenti? Perché non verifica se il parcheggio si stia trasformando in un deposito di materiali -bellici o meno- alla faccia delle prescrizioni in materia anche a tutela dall'ambiente?
2)L'amministrazione comunale sta progettando la realizzazione sul terreno dell'aex ospedale psichiatrico di c.so S.Felice/via Torino la propria nuova sede ove collocare tutti gli uffici sparsi in città . E' probabile l'utilizzo del terreno di proprietà della ditta Monte Venda (gruppo Ingui) che si estende per 8000 mq. ca. Ma l'area dell'ex psichiatrico é così estesa (mq 73000 proprietà della Provincia)che non é necessario acquisire il terreno della Monte Venda sottostando alle sua gravose condizioni. E allora, perché?
Vengono in mente le vicende dell'edificazione del teatro. Non c'era alcun bisogno della piccola superficie proprietà del gruppo Ingui in v.le Mazzini, il comune ne aveva abbastanza con il terreno ex Gresele/Valbruna. Eppure, per autocostringersi ad avere bisogno di quel gruppo immobiliare Hullweck fece ugualmente approvare un progetto che ne comprendeva l'area. Il gruppo Ingui vendette il terreno al comune di Vicenza, ad un prezzo a mio giudizio eccessivo nonostante la perizia, ed in cambio (vedansi le delibere) ebbe l'approvazione del piruea Pomari dove può edificare circa 400.000 mc.
Per la nuova sede comunale all'ex psichiatrico, colpevolmente abbandonata dalla Provincia che ne é in gran parte la proprietaria, potrebbe succedere una cosa simile. La piccola area Ingui -ancorché non necessaria- potrebbe venire inclusa nel terreno destinato alla nuova sede comunale ed, in cambio della cessione dell'area che avverrà ad un prezzo non modico, questo gruppo imobiliare otterrebbe la possibilità di edificare una congrua cubatura nell'area del Tribunale una volta che questo, nel giro massimo di due anni, traslocherà nella nuova sede di borgo Berga (ex Cotorossi). Dirimente é la destinazione urbanistica -ad es. a resdienzione e/o direzionale- della superficie dell'attuale Tribunale perché l'acquisto del terreno non é un problema per il gruppo Ingui: né demaniale, né economico
Ma questa soluzione, oltre a premiare "le mani sulla città " di uno dei poteri forti, recherebbe gravi disagi ai vicentini intasando di cemento ancora una volta il centro storico e inducendo nuovo traffico in una delle zone più congestionate della città .
Una amministrazione di centro-sinistra, degna di questa collocazione, dovrebbe invece pensare all'ambiente ed al diradamento del traffico prevedendo nell'area del Tribunale un bosco urbano, piccolo ma efficace, che ai vicentini manca. Come noto le piante contribuiscono ad alleggerire l'inquinamento.
3) Ci sarà un'altra scelte importante nel PAT: il nuovo stadio che pareggerà il trattamento fra potentati immobiliari. Se il gruppo Ingui ottenesse di cementificare l'area del Tribunale, che cosa dare a Maltauro?
La amministrazione ritiene di poter tradire il proprio elettorato e di usare a fini di consenso i gruppi ambientalisti e pacifisti per poi mollare sulla base militare al Dal Molin ma non pensa certo di deludere i poteri forti................
Così sarebbe ideata l'operazione PAT/nuovo stadio di calcio. Il gruppo Maltauro realizzerebbe il nuovo stadio (forse ci sarebbe anche una cittadella dello sport: Vicenza futura?) probabilmente a San Pietro Intrigogna su un terreno dell'Ipab di fronte alla bella villa Rubini, interessante esempio di architettura fine '700, di valore storico architettonico, Un ennesimo insulto all'ambiente ed alle radici culturali di Vicenza. Peraltro, la Soprintendenza che invece di tutelare il paesaggio fa da notaio ai deliberata dei potenti come successe per il povero Bacchiglione che lambisce l'area Dal Molin, non é certo una garanzia di tutela della bella zona di San Pietro Intrigogna. Il gruppo Maltauro si potrebbe dunque far carico, se non della cittadella sportiva, almeno del nuovo stadio. In cambio otterrebbe il terreno attuale del Menti, compreso forse il cosiddetto campetto di allenamento, per farci la sua bella speculazione edilizia. Il tutto per gratificare uno dei poteri forti cittadini.
Nel famoso aneddoto il lupo mangiò l'agnello sostenendo che, pur stando a valle, gli intorbidava l'acqua. Perciò di scuse e motivazioni ne inventeranno (più o meno son sempre quelle da dieci anni): tutto sta a non crederci. Perché il vero motivo di questa operazione, che mi auguro non si faccia, sarebbe l'incapacità di questa amministrazione di resistere all'ingordigia dei poteri forti e di scegliere sempre e comunque l'interesse vero dei cittadini.
Per un po' di auto 2/3 ore un paio di volte al mese, per uno stadio con presenze sportive inferiori alla sua capienza, per una squadra la cui prospettiva realistica é restare in serie B, per problemi edilizi e funzionali della struttura stadio risolvibili con una buona ristrutturazione é ammissibile distruggere una bella e rasserenante campagna, sacrificare una villa antica e di pregio, cementificare un quartiere fittamente abitato e aggravarne il traffico automobilistico già intenso? Da anni si mettono in campo le condizioni della struttura del Menti per giustificare la speculazione ora descritta e finora bloccata (i poteri forti hanno molta pazienza...). Perché il comune non vende lo stadio al Vicenza calcio SpA -a presso modico- vincolando ovviamente il terreno alla destinazione a sole attività sportive? Forse questa società saprebbe fare una manutenzione e ristrutturazione migliore e con minori spese.
A tutti e tre i temi esposti si attendono risposte approfondite, chiare, esaustive e complete da parte della Amministrazione.
Vicenza 21 settembre 2009
Fulvio Rebesani*
*ex consigliere comunale Ds, Sunia Cgil, Comitato Antiabusi
Sulle ultime due questioni poste da Rebesani abbiamo cercato una verifica presso l'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari. Raggiunta al telefono, ha liquidato seccamente con due categorici "no" sia l'ipotesi che l'area Montevenda-Ingui sia inclusa nel progetto del nuovo municipio, sia che si stiano prendendo in considerazione i terreni Ipab a San Pietro Intrigogna per il nuovo stadio. Nel primo caso, salterebbe il paventato scambio con il lotto dove sorge l'attuale tribunale, in pieno centro storico. Nel secondo, invece, al di là dei propositi di un "polo della meccatronica" o di "alloggi universitari", è ancora tutto da vedere quale volto assumerà la zona del Menti dopo essere stato demolito. Quanto all'auspicio che in strada Pelosa si affacci un mega-parcheggio da 600 posti ad uso e consumo dei soldati americani della Ederle, anche qui staremo a vedere. Sperando che il principio a cui si atterrà l'amministrazione comunale sia quella di consumare meno territorio libero possibile - quel poco che è rimasto...
A.M.
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