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PAT, a breve la variante urbanistica a Vicenza. Dalla Pozza: crollo attività edilizia

Di Francesco Battaglia Giovedi 21 Aprile 2016 alle 14:40 | 0 commenti

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Ad annunciarlo, qualche giorno fa è stato l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza, che nell’elencare i metri quadrati di suolo edificabile previsto nell’attuale PAT, ha anche evidenziato il crollo dell’attività edilizia degli ultimi anni, che impone quindi all’amministrazione una presa di coscienza e porti ad un ridisegno complessivo della sua previsione. Fattore principale della mancata attuazione del piano, così come dei singoli piani urbanistici siglati in accordo con i privati e delle aree ex BID, pensate per i bisogni di sviluppo familiare sulla base di una previsione di crescita demografica che non si è però verificata.

E senz’altro la fase di stagnazione economica. che non solo Vicenza, ma l’intero paese, sta attraversando ormai da anni, non ha portato a quello sviluppo demografico e quindi edificatorio ipotizzato qualche anno prima.

Ne derivano quindi, a sentire le parole dell’assessore, una presa di coscienza non più prorogabile, in risposta anche agli appelli di Confcommercio, degli ordini professionali e degli ambientalisti, e l'annuncio di un’imminente rivisitazione dell’intera previsione urbanistica vicentina, che porterà ad una variante complessiva.

L’assessore ha riconosciuto il sovradimensionamento edificatorio rispetto alla domanda commerciale. Basti pensare alla previsione di 130.000 metri quadrati per l’edificazione di aree agricole, che non solo non è stata attuata, ma difficilmente avrà una richiesta nell’imminente futuro, poiché, quella previsione era derivata dall’aumento demografico e dal trend economico degli anni novanta e primi anni duemila, che la crisi economica ha fortemente ridimensionato, tanto che la variante urbanistica oggi è l’unica alternativa plausibile.

Alternativa, che si comprende nelle parole di Dalla Pozza, non sarà improntata a una speculazione selvaggia del territorio, ma a una riqualificazione complessiva che elimini quelle previsioni edificatorie non attuabili, puntando alla sostenibilità degli interventi futuri.

Le sue dichiarazioni troveranno certo un sicuro accoglimento da parte di quelle associazioni ambientaliste e delle forze politiche che hanno sempre ribadito la necessità di una diversa politica urbanistica rispettosa oltre che del mercato economico immobiliare, al di là dell’egemonica visione di fare cassa, anche e soprattutto della vivibilità dei quartieri e della riqualificazione di aree dismesse per il riassetto urbanistico in sinergia con l’ambiente.

Continueremo a seguire l’evolversi dell’annunciata variante e soprattutto a dare voce a quelle associazioni, comitati e forze politiche che vorranno rendere pubbliche le proprie osservazioni, affinché giungano a palazzo Trissino.

Leggi tutti gli articoli su: pat, Comune di Vicenza, Antonio Dalla Pozza, edilizia

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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