Pastorale Sociale e del lavoro di Vicenza, Albera: Lettera aperta sui referendum
Domenica 5 Giugno 2011 alle 10:56 | 0 commenti
Invio questa lettera aperta  come riflessione e contributo al dibattito sulle tematiche del referendum. La commissione di cui anch'io faccio parte, crede che la partecipazione democratica dei cittadini diventi  il sale della democrazia; chiaramente  ognuno  è chiamato ad esprimere liberamente la propria posizione.  Cordialmente  Giancarlo Albera N.b. Il sottoscritto ne ha fatto da rappresentante per  La Pastorale Sociale e del lavoro di VicenzaÂ
“Fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti, ma da saggi, facendo buon uso del tempo perché i tempi sono cattivi†(Ef.5,15).  Paolo diceva così ai cristiani di Efeso, ma il richiamo ad usare saggezza e discernimento è importante anche oggi per tutti, non solo per noi cristiani, all’inizio del terzo millennio.
Come componenti della Commissione Pastorale Sociale (lavoro, giustizia e pace, cura del creato) diocesana, vogliamo quindi condividere con tutti i concittadini alcune riflessioni sui referendum del 12 e 13 giugno, partendo dalla convinzione che la partecipazione e il diritto/dovere a informarsi ed esprimere la propria azione democratica siano fondamentali.
Desideriamo quindi ricordare che siamo chiamati ad esprimerci su importanti questioni, che riguardano il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli: la privatizzazione dell’acqua (due quesiti), il programma nucleare, già bocciato dai cittadini nel 1987 ed infine il legittimo impedimento per le alte cariche dello Stato. In particolare, il referendum sull’acqua, bene comune, fondamentale per tutti, insostituibile, è il primo proposto dalla società civile.
Facciamo, in proposito, semplice memoria di alcuni autorevoli pronunciamenti ecclesiali:
1. Il papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate ci ricorda: «La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l'acqua e l'aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l'uomo contro la distruzione di se stesso» .
2. Recentemente il segretario della CEI , in un Convegno ad  Assisi, ha espresso il medesimo pensiero: «ci sentiamo coinvolti, custodi e responsabili di quella risorsa preziosa che anche oggi è l’acqua, bene troppe volte ridotto a merce, a valore economico, a oggetto di scambio, da cui si vede escluso chi non ha possibilità di reddito per assicurarsela», e che questo «richiede un impegno comune, che sappia orientare le scelte e le politiche per l’acqua, concepita e riconosciuta come diritto umano, come bene dalla destinazione universale» .
3. 25 diocesi (tra le quali Vicenza, Padova, Treviso e Venezia) hanno promosso una campagna pasquale su «Acqua: dono di Dio e bene comune» che ci ricorda: «Il diritto all’acqua deve dunque essere garantito anche sul piano normativo, mettendo in discussione quelle leggi che la riducono a bene economico. Sarà importante, quindi, partecipare attivamente al dibattito legato al referendum sulla gestione dell’acqua».
Anche la scelta del nucleare pone non pochi interrogativi in particolare per il livello di rischio che comporta; gli eventi si sono purtroppo incaricati di dimostrare che non esistono centrali sicure e i danni in caso d'incidente o malfunzionamento sono irreversibili e ricadono sulle generazioni future per centinaia d'anni.
Gli incidenti di Three Miles Island negli USA, Chernobyl nell'ex Unione Sovietica e ora Fukushima nell'iper tecnologico Giappone uniscono in un triste abbraccio tutto il pianeta.
Quindi i temi del nucleare e dell’indispensabilità dell’acqua riguardano la vita, la salute e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo; non possiamo non occuparcene o delegare ad altri la nostra scelta. Ogni persona è chiamata ad informarsi per avere concreti strumenti di valutazione , a diventare soggetto di discernimento e a partecipare con senso di responsabilità al voto esprimendo la propria posizione . Solo in questo modo possiamo “costruire insieme a tutti gli uomini di buona volontà una “città †più umana, più giusta e solidale†(Benedetto XVI a VE).
Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Vicenza
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